“Roma paralizza l’ingresso dei bus turistici a favore dei vecchi operatori”: seconda ‘bastonata’ per il Campidoglio

“Roma paralizza l’ingresso dei bus turistici a favore dei vecchi e soliti operatori“: seconda ‘bastonata’ consecutiva per il Campidoglio in due settimane, tra l’altro a pochi mesi dall’inizio degli eventi clou del Giubileo. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha emesso una sentenza che accoglie il ricorso di una società attiva nel settore dei bus privati di Marino, la notissima S. T., contro il Comune di Roma. I giudici hanno annullato la parte della deliberazione della Giunta Gualtieri n. 64/2024 che vietava il rilascio di nuove autorizzazioni per l’accesso di bus turistici in centro (zona ZTL) e periferie (zone B e C) in attesa della successiva gara pubblica, la cui esecuzione continua però a slittare a tempo indeterminato. Lasciando così Roma nelle mani dei ‘soliti’ e vecchi operatori turistici privati. “Favorendo il consolidamento – scrivono i magistrati del Tar del Lazio – delle posizioni di vantaggio detenute dagli operatori già autorizzati, disattendendo le indicazioni sia di questo Tribunale che dell’AGCM”.
Dal Tribunale nuova ‘bastonata’ per il Campidoglio: “Roma paralizza l’accesso dei bus turistici”
Il Tribunale ha anche cancellato il provvedimento del Comune di Roma di rigetto dell’istanza presentata lo scorso 18 ottobre 2023 da questa stessa società. Imponendo alla Giunta Gualtieri di riesaminare il caso entro tre mesi, quindi non oltre la metà di luglio. È il secondo caso di questo tipo, in un due sople settimane: questo stesso Tribunale amministrativo già di recente – come da noi rivelato in esclusiva – aveva bacchettato il Campidoglio. Sempre per aver negato l’accesso a Roma dei bus di un altro grande e stimato operatore del settore privato.

Il blocco delle nuove autorizzazioni è illegittimo, per il Tribunale
Dal settembre 2023, con l’approvazione del Regolamento tanto caro all’assessore Patanè e Gualtieri -dedicato ai servizi di trasporto “Gran Turismo” – e il successivo atto di marzo 2024, il Campidoglio aveva sospeso ogni nuova concessione.
La norma, pensata per contingentare l’accesso ai bus turistici nelle ZTL BUS B e C, è rimasta sospesa senza disciplina transitoria. Il risultato è stato uno stallo totale: nessuna autorizzazione, neppure provvisoria, è stata rilasciata.
Il vuoto normativo e le ragioni del Tar: Roma nelle mani dei ‘soliti noti operatori’
Il Tar ha riconosciuto la legittimità del sistema di contingentamento ma ha evidenziato l’illegittimità della sospensione sine die delle autorizzazioni. I giudici hanno sottolineato la compressione ingiustificata della libertà di iniziativa economica. È stato rilevato che manca una disciplina transitoria capace di valutare le domande pendenti o successive, lasciando il mercato congelato a vantaggio degli operatori già in possesso di autorizzazioni.
Ordini al Campidoglio sui bus dal Tribunale
Il collegio giudicante ha ordinato a Roma Capitale di adottare, entro 90 giorni dalla notifica, regole transitorie per l’esame delle istanze. In seguito, entro 60 giorni, dovrà riesaminare la domanda di S. T. alla luce dei nuovi criteri. Tra le indicazioni figurano priorità per i nuovi entranti, l’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale e l’assenza di copertura sulle linee proposte.
Confermati i limiti di traffico dei bus
Restano valide le soglie di volume definite dal Regolamento: un massimo di 55 autobus autorizzabili all’interno delle ZTL BUS B e C. Il TAR non ha mosso rilievi sul contingentamento numerico, ritenendolo proporzionato alle esigenze di mobilità sostenibile e tutela dei residenti. È invece caduta la parte che imponeva il divieto assoluto di autorizzazioni prima dell’esperimento di gara.
Impatti e prospettive per il settore bus privati
La decisione apre uno spiraglio per S. T. e altri aspiranti operatori, finora esclusi dal mercato turistico romano. Il riavvio delle istruttorie potrà favorire l’ingresso di nuovi servizi, migliorando la concorrenza e l’offerta per i visitatori. Il Tar ha inoltre compensato le spese di giudizio, riducendo l’onere economico per entrambe le parti. Resta ora da vedere come il Campidoglio tradurrà in pratica le indicazioni del Tribunale e con quale rapidità verranno riaperte le porte ai nuovi bus turistici.

La decisione apre uno spiraglio non solo per la nota società di bus turistici di Ciampino, la S. T,, ma anche per altri aspiranti operatori, finora esclusi dal mercato turistico romano. Il riavvio delle istruttorie potrà favorire l’ingresso di nuovi servizi, migliorando la concorrenza e l’offerta per i visitatori. Il Tar ha inoltre compensato le spese di giudizio, riducendo l’onere economico per entrambe le parti. Resta ora da vedere come il Campidoglio tradurrà in pratica le indicazioni del Tribunale e con quale rapidità verranno riaperte le porte ai nuovi bus turistici.
