Roma, parte il recupero della Cisterna delle Sette Sale: la meraviglia archeologica tra terme di Traiano e Colosseo
Esclusivo: Roma, Cisterna delle Sette Sale visitabile per il Giubileo 2025: parte il recupero della meraviglia archeologica tra Terme di Traiano e Colosseo. La Cisterna delle Sette Sale, uno dei monumenti meno conosciuti ma più affascinanti dell’intero e sterminato patrimonio archeologico romano, sarà finalmente restaurata e resa accessibile al pubblico in vista del prossimo anno giubilare ormai alle porte. I lavori di restauro e recupero del sito, che dureranno circa tre settimane salvo proroghe, inizieranno il prossimo 27 settembre e dovrebbero concludersi l’11 ottobre, salvo proroghe.
Roma, Cisterna delle Sette Sale visitabile per il Giubileo
Roma, Cisterna delle Sette Sale visitabile per il GiubileoL’obiettivo è quello di restituire alla città un’importante testimonianza del suo passato. Situata nei pressi delle Terme di Traiano, a pochi passi dal Colosseo, la cisterna rappresenta un capolavoro dell’ingegneria idraulica romana e sarà nuovamente fruibile grazie a un percorso pedonale che permetterà ai visitatori di esplorare questa straordinaria struttura.
Parte coi fondi del Governo il recupero della meraviglia archeologica
Il restauro della Cisterna delle Sette Sale è stato inserito nel programma “Caput Mundi”, finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di valorizzare i siti archeologici di Roma in vista di grandi eventi turistici come il Giubileo del 2025. L’intervento prevede il restauro conservativo e il consolidamento della struttura, oltre alla creazione di percorsi che renderanno più agevole l’accesso ai visitatori. In parallelo, verranno introdotte misure per la tutela del sito durante i lavori, come l’istituzione di divieti di sosta e di transito in via delle Terme di Traiano e via Mecenate per garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione stradale.
La funzione della Cisterna delle Sette Sale
Edificata per rifornire d’acqua le Terme di Traiano, la cisterna ha una struttura imponente, con una capacità di oltre 8 milioni di litri. L’acqua veniva convogliata da un acquedotto che partiva dall’Esquilino, alimentando questo grande serbatoio. La cisterna prende il nome di “Sette Sale” fin dal Medioevo, sebbene oggi sappiamo che le sale, in realtà, erano nove, disposte su due livelli. Il piano superiore, il vero e proprio serbatoio d’acqua, era sostenuto da quello inferiore, costruito in modo da elevare l’altezza della cisterna per creare una pressione sufficiente a far fluire l’acqua verso le terme.
La disposizione architettonica della cisterna è particolarmente ingegnosa: gli ambienti paralleli e comunicanti tra loro tramite aperture diagonali erano pensati per evitare la formazione di correnti stagnanti e garantire una circolazione costante dell’acqua. Le pareti e il pavimento degli ambienti erano rivestiti di intonaco idraulico per mantenere l’impermeabilità e la stabilità della struttura.
Una storia di secoli
Nonostante la sua funzione principale fosse quella di alimentare le Terme di Traiano, la Cisterna delle Sette Sale ha mantenuto un ruolo rilevante nella vita di Roma per secoli. Anche dopo la fine dell’Impero Romano e il progressivo abbandono delle terme, una parte della cisterna rimase in uso. Nel Medioevo, uno degli ambienti fu utilizzato come luogo di sepoltura, come testimoniato dal ritrovamento di oltre mille scheletri durante gli scavi del 1967.
L’architettura della cisterna ha resistito al tempo in modo sorprendente. La struttura è parzialmente incassata nel terreno, con la parete posteriore e laterale ricoperte dal terrapieno. Mentre la parte frontale è ben visibile. Caratterizzata da nicchie alternativamente rettangolari e semicircolari. Questi dettagli architettonici, insieme alla funzione idraulica del sito, fanno della Cisterna delle Sette Sale un’opera di eccezionale valore storico e tecnico.