Roma, per le strade del centro con pistola rubata, mazze e attrezzi da scasso: arrestato 33enne georgiano

Roma, armato in strada con pistola rubata, mazze e attrezzi da scasso

Girava per le strade di Roma con una pistola rubata carica, una mazza da baseball d’acciaio e una patente falsa. Così è finito in manette un cittadino georgiano di 33 anni, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma durante un normale controllo in via Lanza, nel pieno centro della Capitale.

L’uomo si trovava a bordo di un’auto con targa polacca e ha subito attirato l’attenzione dei militari. Alla richiesta dei documenti, ha mostrato una patente contraffatta, dando il via a una perquisizione più approfondita. Dentro l’auto, i Carabinieri hanno trovato una mazza da baseball in acciaio lunga 50 centimetri e una pistola revolver calibro .38 special, completa di sei proiettili nel tamburo. L’arma era rubata e tenuta in una fondina ascellare, pronta all’uso.

Blitz anche in casa: oltre alla pistola rubata, anche attrezzi da scasso

La perquisizione si è poi spostata nell’abitazione del 33enne. I militari hanno scoperto strumenti per la duplicazione di chiavi, grimaldelli e un kit per il controllo dell’autenticità dei metalli preziosi. Tutto materiale chiaramente compatibile con attività criminali, soprattutto in relazione a furti e rapine in appartamento, reati che i Carabinieri stanno contrastando con controlli serrati, secondo le direttive del Prefetto di Roma, Lamberto Giannini.

In soli due mesi, infatti, le forze dell’ordine hanno arrestato 16 persone e denunciato altre due, sequestrando numerosi strumenti da scasso in diversi interventi coordinati sia in centro che in provincia. Un’attività capillare decisa nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che punta a colpire duramente chi mette a rischio la sicurezza dei cittadini.

Il 33enne georgiano è stato arrestato per detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione e possesso di strumenti da scasso, e su disposizione della Procura della Repubblica è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove l’arresto è stato convalidato.