Roma, perquisizioni e sequestri in casa dei procuratori Tim e NttData: l’accusa è di corruzione tra privati
Presunte mazzette alla Tim. Per questo la Guardia di Finanza questa mattina ha effettuato perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni dei procuratori di Tim e NTT Data in relazione a un’indagine su presunti episodi di corruzione tra privati.
Decreti di perquisizione locale e domiciliare
I finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti dei due procuratori delle società Tim e NTT DATA Italia per l’ipotesi di corruzione tra privati. Le perquisizioni sono state eseguite presso i domicili dei soggetti nonché taluni uffici delle menzionate società. L’indagine riguarda due presunti episodi di corruzione, uno dei quali prevede la consegna di una mazzetta di 50mila euro il 22 febbraio scorso, e un’altra relativa a una somma non precisata il 15 maggio.
L’accusa è di corruzione tra privati
Il procuratore di Tim, secondo le accuse, avrebbe ricevuto questi importi dal procuratore di NTT Data per compiere atti in violazione degli obblighi del suo ufficio e in violazione della fedeltà aziendale. Questo caso si ricollega a una più ampia inchiesta che ha già portato all’arresto di un imprenditore sorpreso in flagranza di reato mentre consegnava 15mila euro all’ex direttore generale di Sogei.
Tim collaborerà con le autorità
Tim, una delle principali società di telecomunicazione italiane, ha confermato le perquisizioni tramite un comunicato, dichiarando che collaborerà con le autorità per chiarire eventuali responsabilità. ” TIM conferma che nel corso della mattina di oggi la Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione presso l’ufficio di un proprio dirigente per l’ipotesi di corruzione tra privati – si legge nel comunicato – La società collaborerà con gli inquirenti anche per ricostruire eventuali responsabilità a danno del Gruppo”.
Fase delle indagini preliminari
Si tratta di un provvedimento emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari allo stato delle attuali acquisizioni probatorie pertanto è doveroso sottolineare che sino a un giudizio definitivo vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.