Roma, “Piano fermate Atac”: in arrivo nuove 435 pensiline e 405 paline
Il Piano Fermate Atac mira a migliorare la rete di fermate del trasporto pubblico di Roma, con l’installazione di nuove 435 pensiline e 405 paline, che si aggiungeranno alle oltre 1.400 pensiline e 8.200 paline esistenti, distribuite tra tradizionali ed elettroniche. Il progetto si inserisce nell’ambito del Giubileo 2025, ed è stato sviluppato con trasparenza, sotto il monitoraggio della Società di scopo Giubileo 2025, del Commissario Straordinario e del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Incrementare il numero complessivo degli impianti di fermata
“Il Piano Fermate Atac – commenta Patanè – ha lo scopo di incrementare il numero complessivo degli impianti di fermata dislocati sulla rete di trasporto pubblico di Roma Capitale. Le nuove 435 pensiline e 405 paline andranno a sommarsi alle attuali oltre 1.400 pensiline e oltre 8.200 paline di fermata tra tradizionali ed elettroniche. Per minimizzare l’impatto economico e finanziario e concretizzare la più idonea sinergia di utilizzo degli oggetti, sia come strumenti di informazione al pubblico che come asset pubblicitari, si è scelto di ricorrere alla finanza di progetto, valutando l’esistenza del pubblico interesse della proposta pervenuta da un operatore economico leader del mercato della gestione pubblicitaria”.
Investimento di circa 60 milioni di euro
Il progetto prevede un investimento di circa 60 milioni di euro più IVA per la realizzazione delle nuove infrastrutture, con un contributo pubblico di 47,5 milioni di euro più IVA. A questi si aggiungono altri 60 milioni di euro più IVA per la riorganizzazione e manutenzione del parco esistente. L’intero progetto avrà una durata contrattuale di 11 anni e un costo totale, comprensivo del canone di concessione, di circa 156 milioni di euro più IVA. Inoltre, il concessionario verserà ad Atac un canone complessivo di 36 milioni di euro più IVA e condividerà i ricavi pubblicitari aggiuntivi.
Il Piano Economico Finanziario è stato certificato da un esperto contabile e prevede che il concessionario si faccia carico di tutti i costi relativi alla progettazione, sviluppo, installazione, manutenzione e riqualificazione delle infrastrutture, assumendosi tutti i rischi legati alla realizzazione del progetto, ad eccezione dei ritardi nelle autorizzazioni.
“Ricordiamo, inoltre – continua Patanè – che il Piano Economico Finanziario presentato dall’Operatore Economico è stato asseverato da un esperto contabile con le forme previste dalla legge e dal Codice dei Contratti. La proposta è strutturata in modo tale che il proponente sostenga tutti i costi relativi alla progettazione ed allo sviluppo strutturale e tecnologico dell’asset, alla istallazione e all’allaccio dei nuovi impianti, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intero asset ed alla riorganizzazione e riqualificazione delle infrastrutture. La società assume inoltre tutti i rischi di realizzazione del progetto condividendo con Atac i soli rischi di ritardo nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni da parte degli enti competenti. Come rappresentato in sede di Commissione di Trasparenza ATAC metterà a disposizione tutta la documentazione progettuale, la proposta di finanza di progetto e la Convenzione sottoscritta con il proponente”.