Roma, picchia la compagna incinta: aveva il divieto di avvicinamento, arrestato
Non doveva avvicinarsi a lei, non poteva trovarsi a una distanza inferiore a un chilometro dai luoghi abitualmente frequentati dall’ex compagna incinta. Lei lo aveva denunciato: era stata picchiata e aggredita dall’uomo che avrebbe dovuto amarla. E così i poliziotti il 31 maggio scorso, per far sentire ancora di più al sicuro la donna che aveva denunciato, avevano disposto l’applicazione del braccialetto elettronico. Ma l’uomo, un 31enne albanese, si era reso irreperibile fin da subito. Fino a quando non è stato scoperto, di nuovo al fianco della ex compagna. E arrestato.
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Trovati insieme in una tenda vicino la Circonvallazione Tiburtina
Gli agenti, da quel 31 maggio, si sono messi alla ricerca dell’uomo. E lo hanno trovato in una tenda da campeggio, allestita su una tettoia della galleria di Circonvallazione Tiburtina, proprio in compagnia della ragazza. Quella dalla quale doveva stare lontano.
I due sono stati trovati in condizioni igienico sanitarie precarie, senza vestiti, con cibo e oggetti personali sparsi all’interno della tenda. La donna, in forte stato di fragilità emotiva, è stata immediatamente soccorsa e accompagnata prima presso gli uffici di Polizia, poi a casa di una sua amica. Dove ora è al sicuro.
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L’arresto dell’uomo violento
Così, gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato Porta Pia hanno arrestato l’uomo, un 31enne di origine albanese, nella flagranza della violazione del divieto di avvicinamento a meno di 1 km dai luoghi frequentati dalla sua ex compagna. Divieto che aveva violato. L’arresto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale di Roma. E ora il 31enne sarà davvero lontano dall’ex compagna incinta.