Roma più verde? Sì, con le piante che coprono semafori e segnali stradali. Incidenti aumentati
Con Gualtieri Roma è una città più verde. Peccato però non si tratti di valori di smog in discesa o nuovi alberi piantati, bensì della savana che sta invadendo marciapiedi e strade. Una situazione fuori controllo dovuta alla mancanza di manutenzione e degli sfalci dell’erba cresciuta a dismisura con le piogge che si sono abbattute su Roma a giugno. Il risultato? Stando ai dati degli incidenti tra maggio e giugno, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso c’è stato un aumento degli incidenti stradali di circa il 7%. Il motivo? Secondo la polizia locale molto è legato alla segnaletica coperta da alberature e erba incolta.
Segnaletica coperta dalla vegetazione
“E’ indubbio – spiega Ermenegildo Rossi, segretario di Roma e Provincia dell’Ugl – che la situazione a Roma sia fuori controllo. Non si era mai visto un tale abbandono del verde pubblico. Gli sfalci sono fermi al palo e le aiuole somigliano a pezzetti di savana. In questo scenario indecoroso non è stata risparmiata neanche la via della Dolce Vita, la via Veneto resa celebre nel mondo da Federico Fellini. Erbacce spuntano a ridosso degli hotel e dei ristoranti. Un incuria simile fa male alla città e nessuno muove un dito per sistemare una situazione allo sbando. A Monteverde sui marciapiedi sono spuntate, tra margherite selvatiche e ortiche, anche delle piante di pomodoro. Un effetto campagna che poco si addice alla smart city che ogni giorno il primo cittadino promette.
Sul Lungotevere semafori oscurati dalle foglie
Poi ci sono dei semafori, come sul lungotevere, completamente oscurati dai rami degli alberi. La sicurezza stradale così è un miraggio». Insomma, se d’inverno al minimo soffio di vento gli alberi cadono come stuzzicadenti perché non viene fatto un monitoraggio accurato delle piante malate, in questo periodo dell’anno il pericolo arriva dal verde incolto che copre indicazioni viarie, segnali di stop e divieto e soprattutto le luci dei semafori.