Roma, polemica sulla sicurezza: molestatori ancora in libertà
L’ondata di indignazione scatenata dai recenti episodi di molestie sul treno Leonardo Express e dai continui avvistamenti della famigerata Citroen C3 continua a crescere. Sui social, molti si lamentano del fatto che i molestatori sono ancora in libertà per le strade di Roma. Molti altri criticano la presunta assenza delle forze dell’ordine, accusate di non intervenire efficacemente per arginare il fenomeno.
Nelle ultime ore, sul web si sono moltiplicati i commenti di cittadini esasperati dalla situazione. L’account Instagram “Welcome to Favelas” ha riportato anche le vicende di un noto molestatore seriale del Leonardo Express, che – nonostante la denuncia – continua a circolare liberamente.
Il sospettato, identificato e allontanato più volte dalla stazione di Termini, è stato segnalato di nuovo ieri. Welcome to Favelas ha postato nuove foto dell’uomo, affermando che è stato fermato e denunciato solo con una sanzione amministrativa, e che continua a viaggiare indisturbato. “Oggi era di nuovo in giro”, ha commentato con amarezza, dando voce a un malcontento che cresce sempre più tra i cittadini che si sentono abbandonati dalle istituzioni.
“Molestatori e truffatori seriali fuori controllo a Roma”: la polemica contro le forze dell’ordine
Le proteste sui social non accennano a diminuire: “È inaccettabile che il molestatore del Leonardo Express continui a essere libero di muoversi sui treni. Dove sono le misure preventive? Qualcuno deve prendere provvedimenti”, commenta un utente su Instagram. In molti chiedono risposte più incisive e misure legislative più rigide per garantire un’effettiva sicurezza sui mezzi pubblici e nelle aree frequentate.
Di fronte a tali polemiche, un addetto alle forze dell’ordine ha deciso di rispondere all’account Instagram, sottolineando l’impegno quotidiano dei suoi colleghi: “È il Codice Penale quello a cui le forze dell’ordine fanno capo. Persone così vengono giornalmente arrestate, ma rimesse in libertà dopo i processi da parte del Tribunale”, ha spiegato.
“Sicuramente ci sono le mele marce all’interno della nostra amministrazione, ma ci sono colleghi che a 60 anni ancora operano in strada, tutti i giorni. Lavorano con il massimo della professionalità. Tanti dedicano anche il loro tempo libero alle attività di Polizia Giudiziaria. Tanti saltano il riposo settimanale, perché magari devono accompagnare in Tribunale qualcuno che hanno arrestato il giorno prima. Ogni tanto sentire l’altra campana, non sarebbe male“, ha concluso.