Roma, prede a martellate l’autista dell’ambulanza: ‘Voleva portare mia zia nell’ospedale sbagliato’

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Ancora personale sanitario vittima di brutali aggressioni. Stavolta è toccato all’autista di un’ambulanza, colpito con un martello da un uomo di 37 anni. Il 37enne avrebbe preteso di far portare la zia in un ospedale diverso da quello previsto. E, almeno secondo la versione dell’imputato, l’autista dell’ambulanza, nel negare il trasporto al nosocomio preferito, avrebbe detto la frase: “La prossima volta chiama un taxi”. È successo alla periferia est di Roma, nel quartiere Collatino.

Tutto è accaduto il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, quando il 37enne ha chiamato un’ambulanza per soccorrere la zia. Ma le cose sono degenerate quando l’autista ha comunicato che la donna sarebbe stata portata in un ospedale che non incontrava il gradimento del nipote. La discussione si è trasformata in violenza fisica: l’uomo ha preso una mazzetta da cantiere e ha colpito il conducente.

carabinieri della stazione Prenestina sono intervenuti immediatamente e hanno arrestato l’aggressore, mentre la vittima è stata trasportata in ospedale con ferite guaribili in cinque giorni.

37enne a processo

Davanti al giudice, l’uomo, assistito dall’avvocata Marta Esposito, ha spiegato di essersi opposto al trasporto perché, in passato, la zia avrebbe ricevuto un trattamento inadeguato proprio nella struttura indicata. Una spiegazione che non giustifica un gesto tanto violento, per il quale il 37enne è stato accusato di lesioni personali aggravate. Il giudice, pur convalidando l’arresto, ha deciso di non applicare misure cautelari, rimettendo l’uomo in libertà in attesa del processo.

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UGL: “Personale sanitario è sotto assedio”

Sulla vicenda è intervenuto il segretario nazionale di UGL SaluteGianluca Giuliano, che ha definito l’episodio un simbolo della crescente aggressività nei confronti del personale sanitario.

È inaccettabile che chi si dedica ogni giorno a salvare vite sia vittima di violenze così brutali”, ha dichiarato Giuliano. “L’episodio del Collatino dimostra quanto siano urgenti misure per proteggere chi opera in condizioni già estremamente difficili. Senza interventi rapidi, il rischio di tragedie è altissimo”.

L’UGL ha ribadito la necessità di nuove misure di sicurezza, chiedendo un intervento deciso al Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per garantire maggiore protezione agli operatori sanitari.