Roma, protesta dei balneari in piazza a Montecitorio

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Balneari in piazza a Montecitorio per protestare contro la riforma delle concessioni balneari, che prevede la messa a gara delle concessioni attualmente in mano ai privati. Una protesta di piazza, partita questa mattina, che nasce dalla necessità di adeguarsi alla Direttiva Bolkestein dell’Unione Europea, che impone l’apertura dei mercati alla concorrenza, compreso quello delle spiagge.  

Chiesto di rivedere la normativa

I manifestanti, composti da gestori di stabilimenti balneari e associazioni di categoria, temono che la messa a gara delle concessioni possa portare alla perdita delle loro attività storiche, alcune delle quali gestite da generazioni. Chiedono al governo di rivedere la normativa, o almeno di introdurre garanzie per chi già gestisce le concessioni. Temono anche che le gare possano favorire grandi operatori rispetto a piccole imprese familiari.

La riforma delle concessioni balneari

La riforma delle concessioni balneari in Italia è un tema molto controverso e centrale nel dibattito politico e economico del paese.

Direttiva Bolkestein

L’Unione Europea, attraverso la Direttiva Bolkestein, richiede che i mercati dei servizi, comprese le concessioni balneari, siano aperti alla concorrenza. Questo significa che le concessioni dovrebbero essere messe a gara, garantendo trasparenza e opportunità per nuovi operatori.

Legge Italiana

In Italia, molte concessioni balneari sono state storicamente assegnate per lunghi periodi, spesso senza gare pubbliche, creando una situazione di monopolio di fatto per alcuni gestori. La legge italiana si è quindi trovata in contrasto con le normative europee.

Principali aspetti della riforma

La riforma prevede che le concessioni balneari, attualmente assegnate per periodi molto lunghi o addirittura perpetui, vengano messe a gara. Questo è visto come un modo per aprire il mercato e favorire la concorrenza. È previsto un periodo di transizione per gestire il passaggio dalle concessioni attuali a un sistema di gare. Ci sono discussioni su come proteggere gli attuali gestori, soprattutto quelli che hanno investito molto nelle loro strutture e hanno una lunga tradizione familiare.

Governo coinvolto in trattative

Il governo italiano è coinvolto in trattative per trovare un equilibrio tra le richieste europee di apertura del mercato e le esigenze di protezione per i gestori esistenti. La riforma continua ad evolversi, con possibili aggiustamenti e compromessi in corso di discussione. La situazione è dinamica e potrebbe essere influenzata da ulteriori decisioni politiche e legali.