Roma, ragazzo cade nel Tevere: il web lo trasforma in “Jeeg Robot” tra ironia e critiche

Roma, ragazzo cade nel Tevere ribattezzato Jeeg Robot

Esattamente dieci anni fa, nel 2015, usciva un iconico film diretto da Gabriele Mainetti: Lo chiamavano Jeeg Robot. La pellicola racconta la storia di un emarginato di Tor Bella Monaca che, dopo essere caduto nel Tevere contaminato da rifiuti tossici, sviluppa dei poteri straordinari. Ebbene, è sicuramente quello che è passato per la testa a molte persone che hanno assistito alla scena accaduta probabilmente nella giornata di ieri, domenica 30 marzo 2025, quando un ragazzo è scivolato nel Tevere nei pressi dell’Isola Tiberina, a Roma.

L’episodio, immortalato in un video pubblicato dal noto profilo Instagram Welcome to Favelas, mostra il giovane in acqua, aggrappato al bordo del muraglione, mentre i presenti – tra cui alcuni agenti di polizia – assistono alla scena apparentemente senza intervenire. Il salvataggio è avvenuto fortunatamente in tempo, ma il filmato ha scatenato un’ondata di commenti tra l’ironico e l’indignato.

L’ironia social : “Continuavano a chiamarlo Jeeg Robot”

L’ironia è esplosa sul web nel giro di pochi minuti. La maggior parte degli utenti ha paragonato il ragazzo al supereroe citato pocanzi: “Continuavano a chiamarlo Jeeg Robot d’acciaio”, quasi a suggerire un sequel urbano e imprevisto.

C’è chi azzarda paragoni alternativi: “Si narra che sia nato così Toxic Avenger”. Non manca chi immagina gli effetti dell’acqua del Tevere come quelli di una centrale nucleare: “Le radiazioni dell’acqua lo trasformeranno in una nutria” oppure “Gli sarà spuntato un terzo occhio e due braccia sulle spalle”, si legge in un altro commento esilarante.

Dal rischio reale alla satira virale: il Tevere resta un punto critico e pericoloso in città

Nonostante i toni goliardici, l’episodio riaccende un tema serio: la pericolosità delle banchine del Tevere, soprattutto in una zona così frequentata come quella dell’Isola Tiberina. L’assenza di protezioni, scale d’emergenza e segnaletica adeguata è un problema noto, ma troppo spesso ignorato. “Poi me spiegate come se fa a scivolà nel Tevere?”, si chiede qualcuno, ma la verità è che basta un attimo di disattenzione.

Intanto, mentre il ragazzo – fortunatamente – è stato tratto in salvo, l’unico superpotere che gli si può attribuire oggi è quello di aver resistito all’acqua del Tevere. E magari, chissà, diventare il protagonista virale del giorno.