Roma, rampollo di una famiglia di truffatori tenta la truffa dello specchietto: beccato mentre chiede 350 euro a un 62enne
Ancora un tentativo di “truffa dello specchietto”, ma stavolta il tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri ha messo fine a quanto il malvivente stava, per l’ennesima volta, provando a fare ai danni di un incolpevole automobilista a Roma.
Stavolta è in via San Giuseppe da Copertino, alla Giustiniana, dove i Carabinieri della Stazione Roma La Storta hanno fermato un 19enne con precedenti penali, accusato di aver messo in atto un tentativo di truffa ai danni di un 62enne.
Il finto incidente e la vera truffa
Durante un normale servizio di pattugliamento della zona, i Carabinieri hanno notato due auto ferme a bordo strada e i conducenti intenti in un’accesa discussione. Dopo aver verificato la situazione, hanno scoperto che il 19enne aveva intimato al 62enne di fermarsi, accusandolo di averlo tamponato mentre era in marcia e di avergli rotto lo specchietto, causandogli un danno economico non indifferente. Ma quello che ha subito insospettito gli agenti è stata la richiesta del giovane: 350 euro in contanti per risolvere immediatamente la questione, senza coinvolgere le assicurazioni. Una proposta che il 62enne, certo di non aver causato alcun incidente, ha rifiutato.
I Carabinieri hanno immediatamente capito che si trattava di un classico tentativo di truffa, ormai soprannominato proprio “truffa dello specchietto”. Lo stratagemma segue un modus operandi ormai noto. Il truffatore simula un contatto tra le vetture, per poi accusare l’altro conducente di aver causato un danno, spesso impercettibile o inesistente. Quindi chiede un risarcimento in contanti per evitare il coinvolgimento dell’assicurazione. Ma stavolta la prontezza dei due carabinieri ha impedito che la truffa andasse a segno. E il 19enne, che appartiene a una famiglia già nota per reati simili, è stato immediatamente denunciato alla Procura della Repubblica.