Roma, resta in carcere il Bufalo: no ai domiciliari per Colafigli
Resta in carcere Marcellone Colafigli. Il Bufalo di Romanzo criminale aveva chiesto la scarcerazione o l’attenuazione della misura cautelare che, dallo scorso maggio, lo vede recluso per spaccio internazionale di cocaina e altri reati.
Nessuna pietà
Nessuna pietà per i magistrati del Riesame che hanno rigettato l’istanza dei suoi avvocati motivando le gravi accuse che pesano su uno dei boss più importanti della Banda della Magliana. Sì, perché Marcello Colafigli secondo i magistrati del Tribunale del Riesame ha “un’eccezionale capacità delinquenziale” e per questo deve rimanere in carcere. Così i giudici hanno respinto la richiesta di uno degli ultimi reduci della Banda della Magliana, il criminale che trova nel Bufalo di Romanzo Criminale la sua controparte narrativa.
Un boss
Sono passati i tempi in cui quelli della Magliana facevano il bello e il cattivo tempo anche con la magistratura. Carcere e nessuna attenuazione della pena speciale che lo tiene in una cella riservata ai boss mafiosi. Sarà stato anche col Libanese un tempo ma oggi resta a disposizione della Penitenziaria