Roma, ristoranti, B&B e stabilimenti a caccia di stagionali per l’estate: ‘Personale introvabile’

Roma, attività commerciali a caccia di stagionali, stabilimenti senza bagnini
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L’estate è arrivata, ma per il settore turistico del Lazio è già tempo di brividi. Manca infatti un numero preoccupante di lavoratori stagionali, circa uno su tre solo tra Roma e provincia, con gravi ripercussioni su alberghi, B&B, ristoranti, stabilimenti balneari, villaggi turistici, bar, etc.

Roma, ristoranti, B&B e stabilimenti a caccia di stagionali

Secondo un’indagine di Anpit – Associazione nazionale per l’industria e il terziario – condotta su 500 imprese del territorio, circa il 70% lamenta una carenza di manodopera stagionale tra il 16 e il 24%. In alcuni casi, come nel comparto dell’ospitalità e accoglienza, la percentuale sale addirittura al 50%, mettendo a rischio la qualità dei servizi offerti ai turisti.

Per l’estate ‘Personale introvabile’

Nonostante le offerte di lavoro con retribuzioni superiori ai contratti collettivi nazionali (il 10% in più), la stragrande maggioranza dei potenziali candidati, tra cui molti giovani neodiplomati e universitari under 25, rifiuta. Le motivazioni principali? Il 40% non vuole rinunciare alle vacanze estive, il 22% ritiene gli orari di lavoro e le condizioni troppo pesanti (un solo giorno di riposo a settimana), il 20% preferisce esperienze all’estero per imparare le lingue e il 18% ha motivi personali.

Troppe vacanze all’estero

A questo si aggiunge un calo demografico preoccupante: in 30 anni, l’Italia ha perso oltre 4 milioni di giovani tra i 18 e i 30 anni (un terzo in meno), con un calo ancora più marcato nel Lazio (-35%). “Serve un cambio culturale che valorizzi il lavoro come impegno e servizio“, afferma Federico Iadicicco, presidente nazionale Anpit. “Dobbiamo avvicinare domanda e offerta di lavoro, anche attraverso la scuola e l’università“.

Lo studio Anpit

Tra le proposte di Anpit per invertire la tendenza, un “bonus studi” per gli under 25 che accettano un lavoro stagionale, con un abbattimento delle tasse universitarie. L’associazione propone inoltre di agevolare la mobilità all’interno dell’Ue, sfruttando programmi come Erasmus+ e il Cedefop, per attirare giovani lavoratori stranieri. L’obiettivo è duplice: salvare la stagione turistica e dare ai giovani nuove opportunità di lavoro e formazione.