Roma, sciopero dei taxi sospeso per la morte di Papa Francesco

Un taxi a Roma

Roma, sciopero dei taxi sospeso per la morte di Papa Francesco. Lo sciopero dei taxi proclamato per giovedì 24 aprile è stato sospeso. Una decisione maturata in seguito alla morte di Papa Francesco, avvenuta nella notte tra il 20 e il 21 aprile, che ha sconvolto non solo il mondo cattolico ma l’intera comunità internazionale. Il sindacato Usb Taxi, promotore della mobilitazione, ha scelto di revocare temporaneamente la protesta per rispetto del lutto nazionale e delle delicate operazioni che in questi giorni coinvolgono la città di Roma.

La sospensione è stata ufficializzata attraverso una nota in cui si legge che, “in relazione alla morte di Papa Francesco e alle conseguenti ricadute, la scrivente organizzazione sindacale ha deciso di sospendere la giornata di sciopero fissata per giovedì 24 aprile”. Una scelta che riflette il senso di responsabilità in un momento di eccezionale solennità.

Roma, lo sciopero dei taxi ‘stravolto’ dalle cerimonie papali

Lo sciopero, annunciato inizialmente il 21 aprile, avrebbe dovuto tenersi proprio nei giorni centrali delle commemorazioni per il Pontefice scomparso. Roma si prepara infatti ad accogliere milioni di fedeli e le delegazioni internazionali in occasione dei funerali, previsti per sabato 27 aprile in Piazza San Pietro. Fino a venerdì, la salma di Papa Francesco resterà esposta nella Basilica Vaticana per il saluto dei fedeli.

Il governo italiano ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Le istituzioni, intanto, sono al lavoro per garantire l’ordine pubblico e gestire la complessa macchina organizzativa che precede il conclave, in programma nei primi dieci giorni di maggio. La Capitale è chiamata a uno sforzo eccezionale per fronteggiare l’impatto del flusso di pellegrini, turisti e autorità da ogni parte del mondo.

Tassisti in difficoltà a Roma: l’abusivismo fa ‘paura’

Se da un lato la sospensione dello sciopero rappresenta un gesto di rispetto, dall’altro la categoria dei tassisti romani non nasconde il disagio che continua a vivere. Alla base della protesta rimandata ci sono questioni strutturali che, secondo Usb Taxi, restano irrisolte. Il tema centrale è quello dell’abusivismo. Autisti Ncc che operano fuori dalle regole, piattaforme digitali che alterano i prezzo. E un controllo che l’amministrazione comunale non riuscirebbe a esercitare in maniera efficace.

La sigla sindacale denuncia da tempo l’utilizzo improprio delle autorizzazioni per il noleggio con conducente, sottolineando come queste pratiche stiano minando il lavoro regolare dei tassisti. La concorrenza sleale, secondo Usb, si manifesta non solo sulle strade, ma anche attraverso le app, che offrirebbero tariffe artificiosamente ridotte.

Una battaglia che non si ferma, a Roma

Nonostante la pausa imposta dagli eventi eccezionali, la battaglia dei tassisti contro l’abusivismo e l’inerzia amministrativa non si ferma. Il sindacato Usb ha confermato che lo sciopero è soltanto rinviato. Le motivazioni della protesta restano infatti pienamente valide e verranno rilanciate non appena la situazione lo permetterà.

Con l’arrivo del Giubileo e l’afflusso crescente di visitatori, i tassisti temono che il fenomeno dell’abusivismo possa ulteriormente aggravarsi, mettendo in difficoltà un comparto già provato. L’attenzione, dunque, resta alta, in attesa di un confronto con le istituzioni che possa finalmente affrontare il problema alla radice. Roma, intanto, si prepara a vivere giorni storici, tra commozione, spiritualità e tensioni latenti.