Roma, sfuma il nuovo quartiere Flaminio al posto dell’ex caserma: si ricomincia (da zero) col Ministero
Roma, la riqualificazione, anzi il recupero e il ‘riuso’ dell’ex caserma di via Guido Reni, davanti al Museo Maxxi, zona Flaminio, non sarà quella inizialmente prevista. Il progetto per trasformare l’area in una sorta di nuovo quartiere Flaminio subisce un arresto e cambia di rotta. Va detto che il progetto ha subito nel corso degli anni tanti rimaneggiamenti. Il recupero, inizialmente preso in mano dall’ex sindaco Ignazio Marino, venne ritoccato anche dai vari successori, fino ad arrivare a Raggi e Gualtieri.
Roma, addio al nuovo quartiere Flaminio al posto dell’ex caserma
Ma ora Cassa Depositi e Prestiti Real Asset (CDP RA), società che costituisce una ‘costola‘ del Ministero dell’Economia e proprietaria dell’area, ha deciso di non procedere con i risultati della gara indetta lo scorso anno (sotto la guida della Giunta Gualtieri) per la vendita dei diritti di costruzione.
Si ricomincia praticamente da zero, in campo il Ministero/Governo
L’iter ripartirà da zero, con l’obiettivo di trovare una nuova formula che veda la stessa CDP RA come parte attiva del progetto, in collaborazione con partner privati. L’ex caserma Guido Reni, situata su oltre cinque ettari nel cuore del quartiere Flaminio, rappresenta un’opportunità strategica di rigenerazione urbana per Roma. Per questo, CDP RA ha scelto di partecipare direttamente allo sviluppo del progetto, avviando una nuova fase. Fase che prevede la ricerca di un partner industriale per dare vita a un’area mista, con destinazione residenziale, commerciale, ricettiva e sociale.
Il Ministero rassicura: serve un partner di livello, ma i tempi non cambiano
Nonostante il cambio di direzione, la società assicura che i lavori per le opere di urbanizzazione continueranno secondo i tempi concordati con il Comune di Roma, in linea con il cronoprogramma per il nuovo Museo della Scienza, destinato a essere uno dei poli culturali principali dell’intero complesso.
Il progetto di rigenerazione dell’ex caserma prevede due principali comparti: uno pubblico e uno privato. Il comparto pubblico sarà destinato al nuovo Museo della Scienza, simbolo della rinascita culturale e scientifica dell’area. A questo si affiancherà un vasto comparto privato, esteso su circa 45.000 metri quadrati, che ospiterà spazi residenziali, incluse abitazioni a canone calmierato (social housing), strutture ricettive, esercizi commerciali e servizi di pubblica utilità. Il piano di riqualificazione contempla inoltre la creazione di aree verdi, piazze, percorsi pedonali, parcheggi pubblici, un centro civico e una biblioteca di quartiere, per rendere l’area non solo moderna, ma anche sostenibile e a misura di comunità.
CDP RA, nel proprio ruolo istituzionale, intende porsi come catalizzatore di risorse per iniziative di rigenerazione urbana, mantenendo la supervisione sul progetto e assicurando che questo rispetti la componente sociale. La decisione di cambiare strategia arriva in un contesto di grande attenzione per i progetti di trasformazione urbana della Capitale, alla luce delle necessità di sviluppo di un quartiere che possa diventare un esempio di rigenerazione sostenibile e inclusiva.
In questo nuovo assetto, CDP RA cercherà un partner industriale che possa affiancarla nello sviluppo della parte privata del progetto. Un passaggio necessario, che consentirà alla società di garantire che l’iniziativa risponda sia agli obiettivi sociali, sia a quelli economici, con un approccio mirato a stimolare il mercato immobiliare romano e a contribuire al rilancio dell’intero quartiere Flaminio.