Roma, si gira la serie Rai ‘Morbo di K’: malattia inventata al Fatebenefratelli che salvò ebrei
Roma, la storia di un coraggioso stratagemma durante la Seconda Guerra Mondiale prende vita nella nuova serie Rai “Morbo di K”, le cui riprese inizieranno a Roma il 30 ottobre. La produzione della serie rievoca il memorabile episodio in cui Giovanni Borromeo, primario dell’Ospedale Fatebenefratelli, insieme ai suoi collaboratori Adriano Ossicini e Vittorio Emanuele Sacerdoti, concepì una finta patologia per proteggere ebrei, rifugiati politici e partigiani dai rastrellamenti nazisti. Questo espediente, noto come “Morbo di K,” rappresenta un simbolo di resistenza e ingegno umanitario nella Roma occupata.
Roma, si gira la serie Rai ‘Morbo di K’
Nel 1943, mentre Roma viveva sotto la stretta morsa delle SS, Borromeo e i suoi collaboratori idearono il Morbo di K, una malattia mai esistita ma descritta come altamente contagiosa e spaventosa. I sintomi della patologia, studiati nei dettagli, includevano tosse, convulsioni e cefalea, portando progressivamente a una paralisi e, infine, alla morte per asfissia. La K del nome, simbolicamente, sembrava rimandare a due dei maggiori responsabili delle persecuzioni a Roma, il colonnello delle SS Kappler e il comandante supremo in Italia, Kesselring. La malattia immaginaria fu la copertura ideale per ricoverare segretamente centinaia di persone perseguitate, lontano dagli occhi dei nazisti, offrendo una via di fuga alle vittime grazie al coraggio e all’ingegno di quei medici.
Malattia inventata al Fatebenefratelli che salvò ebrei
La produzione ha ricevuto il via libera per iniziare le riprese della serie, che avverranno principalmente tra le strade storiche di Roma, con una particolare attenzione per l’area attorno all’Isola Tiberina e al Fatebenefratelli, luoghi che rivestono un’importanza simbolica per la storia raccontata. La produzione sarà concentrata dal 30 al 31 ottobre, con scene girate tra via di Ponte Quattro Capi, ponte Fabricio, piazza di San Bartolomeo all’Isola, e ponte Cestio, con spostamenti dei mezzi di scena e delle auto d’epoca.
Le riprese Rai a due passi dal Fatebenefratelli
Il set vedrà anche la presenza di comparse in divise storiche, con veicoli e simboli nazisti, nel pieno rispetto delle normative per le riprese di produzioni d’ambientazione storica. Le riprese nelle vicinanze dell’Ospedale Fatebenefratelli, in piazza Fatebenefratelli, non potranno interferire con le attività mediche: infatti, l’area riservata ai mezzi di soccorso e agli stalli per disabili sarà preservata. Questo equilibrio tra esigenze artistiche e pratiche di sicurezza è stato fondamentale per il rilascio dei permessi, che prevedono anche l’impiego di personale di sorveglianza per garantire l’ordine pubblico.
La produzione, inoltre, ha ottenuto una deroga temporanea per l’occupazione di suolo pubblico e una parziale esenzione dai canoni, grazie agli incentivi previsti per i progetti che valorizzano il patrimonio culturale della città. Le location principali includeranno anche i lungoteveri Aventino e Testaccio, dove verranno disposti i mezzi tecnici.