Roma, “Solo mia, o mando le tue foto ai tuoi genitori”: minaccia e perseguita la escort per mesi, arrestato
Conosce una escort e se ne innamora. Un amore morboso, al punto da arrivare a perseguitarla. E a impedirle di avere rapporti con altri clienti. “Sei mia e di nessun altro”. Peccato che la donna non ricambiasse il sentimento. E allora l’uomo, per costringerla a farlo, ha pensato bene di passare ai ricatti e alle minacce.
Protagonisti di questo incubo un uomo di 53 anni, di Roma, e una donna – anche lei romana – di 39, residente al Prenestino.
Folle gelosia
L’uomo, residente a Torpignattara, ha un primo incontro con la ragazza circa un anno e mezzo fa, ma dopo qualche mese capisce che per lui quella donna non può essere soltanto un appuntamento a pagamento. E, soprattutto, non può e non deve essere un appuntamento a pagamento per altri uomini. E allora comincia a tempestarla di messaggi, dicendole che non deve più vedere nessun altro. Ad agosto la situazione degenera. E iniziano le minacce a lei e agli altri clienti. Ma la 39enne prosegue il suo lavoro e lui, folle di gelosia, inizia a seguirla ovunque per impedirle di incontrare gli altri uomini.
Di sera si apposta sotto casa sua, controllandone i movimenti anche attraverso i social. Disperata, la donna chiede aiuto al fidanzato, che sa della doppia vita della 39enne, iniziata a seguito di una grave e improvvisa difficoltà economica, ma nemmeno questo basta a fermarlo. Anzi, il 53enne alza la posta, minacciando di mostrare ai genitori della ragazza foto osé e i messaggi che la riguardano pubblicati sui siti di incontri. “Sei soltanto mia. Non puoi vedere nessun altro”, continua a dirle, spingendola sempre più in un vortice di paura e disperazione e offrendole addirittura della droga – che la donna rifiuta – per tenerla legata a sé.
Appostato sotto casa
La svolta arriva nello scorso fine settimana. Dopo aver visto per l’ennesima volta l’auto dello stalker sotto casa, la 39enne decide di agire. Con il compagno chiede aiuto alla polizia. Gli agenti delle Volanti, accorsi sul posto, ascoltano il suo racconto e avviano immediatamente le indagini. Dopo una breve ricerca in zona, il molestatore viene individuato a pochi chilometri dalla casa della vittima. “Sono qui per caso,” dichiara agli agenti, ma ormai è troppo tardi.
Arrestato per atti persecutori, l’uomo viene condotto in commissariato, dove gli viene sequestrato il cellulare. Dagli accertamenti, è emerso che non era nuovo a comportamenti del genere: un’ex fidanzata lo aveva già denunciato per stalking in passato, ottenendo un divieto di avvicinamento.