Roma, sottopassi trasformati in dormitori abusivi: chiusura in vista per il Giubileo?
Con l’avvicinarsi del Giubileo, i sottopassi di Roma tornano al centro dell’attenzione, trasformati da luoghi di passaggio sicuro a rifugi improvvisati per sbandati e senzatetto. Questi spazi, progettati per consentire ai pedoni di attraversare strade trafficate in sicurezza, si sono rivelati invece delle zone di degrado urbano, caratterizzate da condizioni igieniche precarie e un crescente senso di insicurezza tra i residenti.
Roma, sottopassi trasformati in dormitori abusivi
In particolare, l’area tra piazza Fiume e Porta Pia è tra quelle più colpite. Il sottopasso di Corso Italia, ad esempio, è ormai evitato dai cittadini a causa della presenza di rifiuti, escrementi e persino animali infestanti come topi, che scoraggiano ogni tipo di transito pedonale.
Questa situazione mette in evidenza anche rischi per la sicurezza: in caso di emergenza, come un incendio, i passaggi stretti e sporchi renderebbero difficile un’evacuazione rapida, aggravando ulteriormente il rischio per chiunque si trovi nei paraggi. Di fronte a tali problematiche, le autorità locali hanno deciso di intervenire, e uno dei progetti previsti per il Giubileo riguarda la chiusura di questi spazi inutilizzati, come il sottopasso di Porta Pia, ormai fatiscente.
Chiusura in vista per il Giubileo?
Mentre in alcune aree della Capitale si registrano interventi di riqualificazione, come la riapertura del sottopasso pedonale tra la stazione Piramide e la metro Ostiense, chiuso per quattro anni, in altre zone il degrado persiste. Il tunnel del Quadraro, sotto via Tuscolana, che l’anno scorso è stato scenario di un incendio, attende ancora interventi significativi. Eppure, in molte parti della città, nulla sembra muoversi, e i sottopassi rimangono teatro di situazioni di disagio sociale e insicurezza. Qualcuno, parla di possibile chiusura. Altri solo di aumentare i presidi di sicurezza, con telecamere e maggiori controlli.
Il problema, tra l’altro, non riguarda solo i sottopassi, ma tocca anche palazzi occupati, insediamenti abusivi e altri luoghi fuori dal controllo delle autorità. Con l’avvicinarsi del Giubileo, le misure di contrasto al degrado stanno accelerando. A giugno, diversi roghi, tra cui uno nell’area di Monte Mario, hanno messo in allarme le istituzioni: le fiamme sono state causate da accampamenti abusivi all’interno di aree protette. Recentemente, le forze dell’ordine hanno sgomberato, per l’ennesima volta, bivacchi e tende lungo le Mura Aureliane a Castro Pretorio, installando cancellate per prevenire nuovi insediamenti.
Con un afflusso stimato di 30 milioni di pellegrini per il Giubileo, la Capitale non può permettersi di presentarsi impreparata. Le cronache passate dimostrano che basta un singolo episodio di degrado o violenza per danneggiare l’immagine della città, un rischio che Roma non può permettersi con un evento di tale portata alle porte.