Roma, spari in strada con investimento agente di polizia locale. Sulpl: “Città insicura, colleghi a rischio”
A Roma, un’auto proveniente da un campo rom, senza assicurazione, ha investito deliberatamente un vigile urbano durante un inseguimento, causando 10 giorni di prognosi. Marco Milani, segretario del SULPL, ha denunciato la scarsa sicurezza per i poliziotti locali, impiegati spesso in piantonamenti simbolici e privi del riconoscimento ufficiale come forza di polizia. Ha chiesto una riforma legislativa per tutelare meglio gli agenti e garantire la sicurezza nella capitale.
“Il deliberato investimento di un nostro collega impiegato in servizio in uno dei tanti piantonamenti di facciata davanti ai campi nomadi della Capitale, pone ancora una volta in evidenza il problema della Sicurezza a Roma e della scarsa attenzione che le istituzioni tutte, dalla giunta Gualtieri al Governo centrale, pongono ai poliziotti locali d’Italia. A fronte di una presenza ormai preponderante sul territorio delle grandi metropoli, e delle continue richieste di attivitá di contrasto alla criminalitá diffusa, continuiamo contrattualmente ad essere, un esercito di impiegati amministrativi, mandati per strada a svolgere attivitá di Polizia pur non essendone riconosciuti come Forza”.
“L’episodio di ieri con le ben più gravi conseguenze che avrebbe potuto comportare denuncia ancora una volta, come peraltro più volte fatto da questo sindacato, l’approssimazione e la pessima gestione del Corpo di Polizia cittadino, ancora oggi impiegato in piantonamenti di facciata davanti ai campi nomadi capitolini, dove si vorrebbe far credere come una pattuglia di due persone possa garantire la Sicurezza di villaggi di centinaia di persone, troppo spesso enclave di illegalitá diffusa. Torniamo a chiedere con forza una legge di riforma che tuteli gli appartenenti alla categoria, con il riconoscimento della stessa come Forza di Polizia ad ordinamento locale” conclude Milani.