Roma, spunta una ‘diga’ sul Tevere: ecco cosa sta succedendo vicino all’Isola Tiberina (FOTO)

Diga nel Tevere a Roma all'altezza dell'Isola Tiberina

Passeggiando sul Ponte Garibaldi, turisti e romani si sono imbattuti in uno spettacolo insolito: una sorta di diga di sassi che sembra bloccare parte del flusso del Tevere all’altezza dell’Isola Tiberina. Molti si sono chiesti cosa stia accadendo, e la risposta è legata ai lavori giubilari per mettere in sicurezza l’isola in vista del Giubileo del 2025.

Perché questa diga? I lavori per prevenire allagamenti

Quello che vediamo non è altro che una striscia temporanea di terra e sassi costruita per facilitare il passaggio di escavatori e altre attrezzature pesanti. Questi mezzi stanno lavorando per il ripristino delle infrastrutture idrauliche attorno all’Isola Tiberina, un progetto della Regione Lazio che mira a prevenire allagamenti durante le future piene del fiume. Si tratta di un intervento fondamentale, soprattutto per la presenza sull’isola del noto ospedale Fatebenefratelli, che è spesso esposto al rischio di inondazioni.

Secondo le autorità regionali, questo progetto, che costa circa 3 milioni di euro, rientra nel DPCM Giubileo e prevede la sistemazione delle scogliere dell’isola per evitare che vengano sommerse dall’acqua. I lavori dovrebbero concludersi entro metà ottobre, e solo allora il Tevere tornerà a scorrere senza ostacoli sotto il Ponte Garibaldi.

Un nuovo volto per il Tevere: il restauro delle banchine

Il restauro del Tevere non si ferma qui. In vista del Giubileo del 2025, la città di Roma e la Regione Lazio stanno investendo in una serie di interventi di riqualificazione lungo le banchine del fiume. L’obiettivo è rendere queste aree nuovamente accessibili e vivibili per i romani e i turisti, in particolare i pellegrini che affolleranno la capitale durante l’Anno Santo.

Tra i lavori previsti, troviamo la pulizia dei muraglioni monumentali con la rimozione della vegetazione infestante e la protezione delle superfici in travertino con trattamenti antigraffiti. Le banchine saranno oggetto di una manutenzione straordinaria che comprende la riparazione dei sampietrini e l’installazione di nuovi cancelli per chiudere l’accesso in caso di piena.

Riqualificazione delle banchine: un investimento da 14 milioni di euro

L’intervento di riqualificazione, del valore di circa 14 milioni di euro, coinvolgerà diversi tratti del fiume: da Ponte Regina Margherita a Ponte Cestio sulla sponda destra e da Ponte Cavour a Ponte Garibaldi sulla sponda sinistra, per un totale di quasi 6 chilometri. Verranno migliorati anche i collegamenti con la città, come l’allargamento delle banchine in prossimità di Ponte Sant’Angelo e Ponte Sisto, che garantiranno maggior sicurezza per i veicoli di emergenza e servizio.

Grazie a questi interventi, il Tevere tornerà ad essere non solo una risorsa naturale, ma anche un luogo monumentale, paesaggistico e ricreativo. Un vero e proprio simbolo del rinnovamento della capitale, in vista del Giubileo del 2025, che restituirà ai cittadini e ai visitatori un fiume di cui essere nuovamente orgogliosi.