Roma, Standard & Poor’s premia la Capitale e Gualtieri gongola, ma le immagini (e i cittadini) raccontano un’altra storia
Standard and Poor’s Global Ratings premia Roma, assegnandole il rating di emittente a lungo termine in valuta estera e locale “BBB+“, con outlook stabile. Si tratta di un miglioramento che non avveniva da tempo, frutto di un’azione di Governo che mira a dare più poteri alla Capitale attraverso maggiori finanziamenti e maggiore autonomia.
La motivazione di S&P è infatti chiara. “A nostro avviso l’affidabilità creditizia della città di Roma è fortemente sostenuta – finanziariamente e operativamente – dal governo centrale italiano. Il governo centrale finanzierà interamente i lavori relativi alle linee metropolitane della città e gestirà le pendenze legali legate ai lavori passati“.
Governo centrale finanzia i lavori delle metro e le pendenze del passato
L’agenzia di rating spiega ancora meglio il motivo della fiducia accordata. “L’outlook stabile riflette la nostra aspettativa. Il governo centrale finanzierà interamente i lavori relativi alle linee metropolitane della città e gestirà le pendenze legali legate ai lavori passati. Questo aiuterà Roma a gestire, e infine a ridurre, i rischi finanziari contingenti di lunga data. Prevediamo inoltre che il sostegno finanziario del Fondo di rotazione dell’Ue e le sovvenzioni statali legate al Giubileo del 2025 aiuteranno Roma a far fronte alle sue esigenze di investimento, senza accumulare un debito aggiuntivo significativo”.
In pratica, il giudizio si basa sul fatto che, grazie agli aiuti in contemporanea da parte del Governo centrale, dei fondi straordinari stanziati per il Giubileo (che sembra essere arrivato proprio al momento giusto, per cercare di salvare una città alla deriva) e al sostegno che arriva dall’Europa, stavolta la Capitale ce la potrebbe fare. Almeno sulla carta, per quanto riguarda l’affidabilità.
Economia “sana e diversificata”
S&P prosegue nel giudizio basandosi anche sull’economia “sana e diversificata” della città, “sul sostegno finanziario del governo centrale a Roma” e anche sulla “concessione di poteri esecutivi al sindaco di Roma sul tema dei rifiuti”, un argomento davvero scottante, visto il degrado in cui versa la città.
Malgrado la contrarietà di cittadini e associazioni, l’inceneritore è visto evidentemente da Standard and Poor’s una soluzione per eliminare i rifiuti dalle strade della Capitale.
La soddisfazione del sindaco Gualtieri
Il sindaco Gualtieri gongola per il riconoscimento da parte dell’agenzia di rating statunitense che analizza i crediti a livello mondiale del riconoscimento.
“Standard & Poor’s certifica la solidità crescente dei conti capitolini. Nella sua analisi pubblicata ieri sera, la notissima ed autorevole agenzia di rating internazionale ha assegnato a Roma un giudizio migliorativo che mancava da anni”, dichiara attraverso una nota stampa.
Ingenti investimenti
“Siamo molto soddisfatti di questo upgrade che premia l’impegno della nostra squadra, dell’assessora Silvia Scozzese, la Ragioneria Generale a tutta la Giunta, gli uffici comunali e le aziende partecipate. Abbiamo costruito in meno di tre anni una politica di bilancio solida e all’insegna della crescita. SP individua due fattori alla base dell’upgrade del rating di Roma Capitale: la realizzazione di ingenti investimenti con risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo, e la migliore efficienza nella spesa.
Vorrei sottolineare in particolare come gli analisti di Standard & Poor’s abbiano valutato positivamente la scelta di realizzare il termovalorizzatore e l’attribuzione al Sindaco dei poteri commissariali al riguardo, la migliorata situazione gestionale di Atac e Ama, il completamento della metro C e il suo finanziamento da parte del governo, l’efficienza dell’amministrazione capitolina nel miglioramento e semplificazione dei processi amministrativi. È ora importante che il governo continui a garantire a Roma gli investimenti e le risorse che servono per colmare il gap con tutte le altre grandi capitali europee in termini di finanziamenti e servizi. Noi proseguiremo con la massima determinazione il nostro impegno per il rilancio di Roma”.
Che ne pensano i cittadini?
Ma dimentica, il sindaco, che insieme alla soddisfazione economica, manca la soddisfazione dei cittadini. I meriti, finora – come riconosciuti proprio dall’agenzia americana – sono dei fondi esterni arrivati a pioggia sulla Capitale per tentare di “estrarla” dalle sabbie mobili in cui è precipitata.
E quindi, quando si parla di Atac non viene in mente il bilancio positivo, ma le risse e gli accoltellamenti sulle metro, i borseggi e i bus sporchi. Se si parla di Ama, invece, l’immagine che appare è quella di marciapiedi invasi di rifiuti, di discariche a cielo aperto, di strade dove passere diventa pericoloso perché le erbacce hanno invaso ovunque.
Tra le cifre e quello che appare sotto gli occhi di tutti c’è qualcosa che non torna. E forse i cittadini vorrebbero meno numeri, ma maggiore sicurezza, pulizia e servizi.