Roma, stop alle auto targate ‘Corpo Diplomatico’ ‘piazzate’ su strisce pedonali e marciapiedi
Roma, basta alle auto targate ‘Corpo Diplomatico‘ ‘piazzate’ strisce pedonali e marciapiedi. Le strade della capitale tornano al centro dell’attenzione per un problema che ha esasperato i cittadini. Veicoli con targhe del Corpo Diplomatico, spesso parcheggiati in violazione delle regole del codice della strada, sono stati rimossi dalla Polizia Locale. Le operazioni, avviate in risposta a numerose segnalazioni da parte dei residenti ma soprattutto di Welcome to Favelas, hanno coinvolto diverse zone di Roma, con particolare attenzione a marciapiedi e attraversamenti pedonali.
Roma, basta alle auto ‘speciali’ piazzate su strisce pedonali e marciapiedi
Negli ultimi mesi, numerosi cittadini avevano denunciato, sempre tramite Welcome to Favelas, la presenza costante di auto diplomatiche parcheggiate in maniera selvaggia, causando disagi ai pedoni e intralciando la circolazione. Le segnalazioni sono state inoltrate attraverso canali ufficiali e social media, alimentando il dibattito pubblico su un fenomeno percepito come simbolo di impunità. Le immagini di veicoli con targa diplomatica, lasciati in sosta su strisce pedonali o a ridosso degli ingressi di edifici, hanno fatto il giro della rete, scatenando polemiche e richieste di intervento immediato.
Troppe auto ‘Corpo Diplomatico’ piazzate in posti sbagliati
La Polizia Locale ha risposto con un’operazione mirata, coordinata tra la polizia locale e altri enti competenti. Numerosi veicoli sono stati rimossi per ripristinare la sicurezza delle strade e garantire il rispetto delle regole. Gli interventi hanno riguardato principalmente le aree centrali della città, dove la presenza di sedi diplomatiche è più elevata.
Le rimozioni non sono state prive di difficoltà. I veicoli diplomatici godono di particolari tutele giuridiche in virtù delle convenzioni internazionali, ma queste non rappresentano una deroga al rispetto delle norme stradali.
Troppi privilegi per le auto Corpo Diplomatico?
Questa iniziativa ha aperto una riflessione più ampia sulla convivenza tra le esigenze della comunità locale e i privilegi concessi al Corpo Diplomatico. Molti residenti chiedono un monitoraggio costante per prevenire nuovi episodi di sosta selvaggia, mentre altri auspicano una revisione delle norme per bilanciare meglio i diritti dei cittadini con quelli delle delegazioni straniere.
Nel frattempo, l’azione delle autorità sembra aver avuto un effetto deterrente. Nelle zone interessate dalle rimozioni, si registra una riduzione dei comportamenti scorretti, segno che il messaggio è stato recepito. Resta da vedere se questa tendenza si consoliderà nel tempo o se saranno necessarie ulteriori misure.