Roma, stop alle proroghe Covid dei Dehors: battuta sul tempo la ‘sanatoria’ del Governo

Roma, un classico dehors
Contenuti dell'articolo

Roma, stop alle prorogheCovid dei Dehors: battuta sul tempo la ‘sanatoria’ del Governo Meloni 2025. In settimana è atteso il via libera definitivo del Senato al Ddl Concorrenza, una normativa che include l’estensione, per tutto il 2025, delle misure straordinarie introdotte per i dehors durante l’emergenza Covid. Tali misure, varate per incentivare il distanziamento e favorire le attività all’aperto, hanno permesso un’espansione senza precedenti degli spazi esterni dei locali pubblici. Ora, mentre si prepara una riforma strutturale delle regole, il governo intende avviare un confronto tra ministeri e amministrazioni locali per definire nuovi criteri di gestione.

Dehors: opportunità e controversie nella Capitale

La proroga interessa da vicino Roma e il Campidoglio, dove l’utilizzo massiccio di tavolini e strutture esterne ha trasformato il panorama urbano. Sia i cittadini sia i turisti si sono abituati a pranzare e cenare all’aperto, ma il fenomeno ha generato non poche criticità. Nel centro storico, l’espansione di sedie e tavolini ha spesso invaso marciapiedi e strade, rendendo difficile la viabilità pedonale e veicolare. In alcuni casi, le strutture in legno, ormai in disuso, sono rimaste abbandonate, creando degrado e sottraendo spazio pubblico.

Per far fronte a questa situazione, il Campidoglio ha elaborato un nuovo regolamento più restrittivo sui dehors. Sebbene il testo fosse previsto in approvazione entro l’autunno, il via libera definitivo arriverà realisticamente all’inizio del prossimo anno. La normativa prevede un periodo transitorio di un anno con due regimi distinti: norme permissive per i dehors già esistenti in deroga e regole più stringenti per nuove aperture.

Tre aree, regole differenziate

Il nuovo regolamento suddividerà Roma in tre zone: il sito Unesco, che include il centro storico all’interno delle Mura Aureliane; la città storica semicentrale; e il suburbio, ovvero le aree periferiche. Nelle zone centrali, caratterizzate da un elevato valore storico e artistico, le restrizioni saranno più severe, mentre nelle aree periferiche i gestori potranno beneficiare di maggiore flessibilità.

Le sanzioni per i trasgressori saranno inasprite. Multe più elevate e sospensioni prolungate fino a 15 giorni mirano a scoraggiare l’uso improprio dello spazio pubblico. Questi provvedimenti rispondono alla necessità di bilanciare il sostegno alle attività economiche con il rispetto del decoro urbano e della vivibilità.

Concorrenza e poteri speciali per Roma

La gestione dei dehors si intreccia con la questione più ampia dei poteri di Roma Capitale. La città, che ospita un vasto patrimonio culturale e storico, necessita di strumenti legislativi più adeguati per tutelare le sue peculiarità. Il Ddl Concorrenza prevede tavoli di dialogo tra Roma e il governo, ma rimane incerto il coordinamento tra le regole locali e la riforma nazionale in via di definizione.

Un tema ancora aperto

L’estensione delle deroghe sui dehors al 2025 rappresenta una soluzione temporanea, ma il dibattito sulle regole definitive è destinato a proseguire. La sfida è trovare un equilibrio tra le esigenze economiche dei gestori, la fruibilità degli spazi pubblici e la tutela del patrimonio storico della Capitale. Con il Giubileo 2025 alle porte, la gestione degli spazi urbani diventerà ancora più cruciale, richiedendo interventi tempestivi e una visione strategica a lungo termine.