Roma, striscione fascista in curva sud, Digos indaga

Roma, un nuovo caso scuote il mondo del tifo organizzato romanista. Durante la partita Roma-Monza, disputata allo stadio Olimpico, un maxi striscione con una chiara matrice fascista è apparso in Curva Sud. La scritta, che riprende un brano del gruppo musicale di estrema destra “Innato Senso di Allegria“, è stata ripresa dalle telecamere televisive e rapidamente diffusa sui social, attirando l’attenzione della Digos. Gli investigatori, coordinati dal dirigente Antonio Bocelli, hanno già avviato le indagini e nelle prossime ore invieranno un primo dossier alla Procura.
Roma, striscione fascista in curva sud
La frase riportata sullo striscione recita: “Io ce resto su ‘sta strada finché me reggheno le gambe. È co ‘sto core e co’sta faccia che so’ diventato grande”. Un messaggio che, oltre alla citazione musicale, porta la firma del “Gruppo Roma”, una frangia della tifoseria giallorossa composta in larga parte da ex militanti di CasaPound. Questo gruppo, già noto alle forze dell’ordine, era già finito nel mirino della Questura in passato per episodi analoghi. Solo due settimane fa, il questore Roberto Massucci aveva emesso quindici Daspo per saluti romani esibiti durante una commemorazione ad Acca Larentia. Tra i destinatari delle sanzioni, figuravano anche due membri del “Gruppo Roma“.

Indaga la Digos, tensioni crescenti in curva sud
L’inchiesta in corso mira ad accertare le responsabilità dietro l’esposizione dello striscione e a identificare gli autori materiali del gesto. Le immagini delle telecamere di sorveglianza dello stadio sono ora al vaglio della Digos, che sta cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Il sospetto è che il messaggio possa rappresentare un segnale di sfida nel complesso scenario del tifo organizzato romanista, un ambiente in continua evoluzione e attraversato da tensioni interne.
Scontro tra fazioni di ultrà, curva sud divisa in blocchi
La vicenda si inserisce in un contesto più ampio che vede lo scontro tra diverse fazioni della Curva Sud per il predominio nella gestione del tifo. Il “Gruppo Roma”, che negli ultimi anni aveva assunto un ruolo centrale nelle coreografie prima delle partite più importanti, ha recentemente subito una battuta d’arresto. All’inizio della stagione, la decisione di ritirarsi dalla scena aveva lasciato spazio ad altri gruppi, tra cui “Insurrezione” e “Boys“, formazioni ultrà con radici nell’estrema destra. Inoltre, la scomparsa della vecchia guardia dei “Fedayn“, caduta in disgrazia dopo il furto del loro storico striscione da parte della tifoseria della Stella Rossa di Belgrado, ha ulteriormente rimescolato le carte all’interno della curva.
Il Gruppo Roma afferma la sua leadership?
In questo scenario, il “Gruppo Roma” sembra aver voluto riaffermare la propria presenza con un gesto eclatante. Lo striscione, esposto nel corso del match contro il Monza, ha monopolizzato l’attenzione dei media e delle istituzioni, trasformando l’episodio in un caso nazionale. Ora, gli investigatori dovranno chiarire se dietro questa iniziativa ci sia una strategia più ampia e quali possano essere le ripercussioni per i protagonisti della vicenda.
Rischio sanzioni
Le autorità non escludono nuove misure restrittive nei confronti dei responsabili. In un momento in cui le istituzioni stanno cercando di arginare la diffusione di simboli e messaggi di matrice neofascista negli stadi, episodi come questo riaccendono il dibattito sulla necessità di un intervento più deciso. La battaglia per il controllo del tifo organizzato a Roma si fa sempre più accesa, con la Curva Sud che continua a essere terreno di scontro tra gruppi in lotta per il predominio. Le prossime mosse della magistratura e delle forze dell’ordine saranno decisive per comprendere le reali dimensioni del fenomeno e per arginare eventuali derive estremiste.