Roma, tariffe e licenze dei taxi alle stelle: denuncia (e ricorso) del Codacons
Roma, in un controverso sviluppo per la mobilità nella Capitale, il Campidoglio ha pubblicato il bando per l’aumento delle licenze taxi, suscitando aspre critiche da parte del Codacons. L’associazione dei consumatori accusa l’amministrazione comunale di aver favorito i tassisti con un sostanzioso aumento delle tariffe a scapito degli utenti, un provvedimento che ora verrà esaminato dal Tar del Lazio.
Roma, tariffe e licenze dei taxi alle stelle
Secondo il Codacons, le 1.000 nuove licenze previste dal bando sono del tutto insufficienti per rispondere alla domanda di trasporto pubblico, che supera di gran lunga l’offerta disponibile. La carenza cronica di taxi a Roma rimarrà dunque irrisolta, con gravi conseguenze per cittadini e turisti. Inoltre, il costo per l’acquisizione di una licenza, fissato a 75.500 euro, viene ritenuto dall’associazione sproporzionato e insostenibile per molti operatori del settore.
Ma ciò che preoccupa maggiormente il Codacons è l’aumento delle tariffe approvato recentemente dalla giunta capitolina. Le nuove disposizioni stabiliscono una corsa minima a 9 euro. Mentre lo scatto iniziale del tassametro sale da 3 a 3,50 euro nei giorni feriali diurni e da 7 a 7,50 euro nelle ore notturne. Incrementano anche le tariffe per i collegamenti dalle Mura Aureliane agli aeroporti di Roma, con il prezzo fisso per Fiumicino che passa da 50 a 55 euro e per Ciampino da 31 a 40 euro.
Denuncia e ricorso al Tar del Codacons
“Si tratta di un vero e proprio schiaffo ai danni di milioni di cittadini e turisti,” denuncia il Codacons. Il Codacons accusa il Comune di Roma di aver adottato misure che, oltre a non migliorare il servizio, lo rendono ancora più costoso. L’associazione ha già annunciato l’intenzione di presentare un ricorso al Tar del Lazio per bloccare le delibere comunali in materia di taxi. In attesa di un pronunciamento definitivo che potrebbe ribaltare la decisione della giunta capitolina.