Roma, tentano di occupare un appartamento a Cinecittà: denunciati 3 stranieri
Nella notte tra sabato e domenica, i Carabinieri della Stazione Roma Quadraro hanno arrestato tre cittadini marocchini, un 46enne, un 41enne e una 26enne, già noti alle forze dell’ordine, con l’accusa di danneggiamento aggravato e possesso ingiustificato di arnesi da scasso.
L’intervento è avvenuto a seguito di diverse chiamate al 112 che segnalavano rumori sospetti all’interno di un immobile di proprietà della fondazione “Enasarco” in viale San Giovanni Bosco, nel quartiere Cinecittà. I Carabinieri, giunti sul posto, hanno sorpreso i tre malviventi mentre tentavano di forzare la porta di un appartamento, presumibilmente con l’intento di occuparlo abusivamente.
Cinecittà, 3 marocchini tentano di occupare un appartamento
Nel tentativo di scappare, i tre hanno abbandonato uno zaino contenente numerosi arnesi da scasso, tra cui cacciaviti, grimaldelli e piedi di porco. Poco dopo, i Carabinieri li hanno rintracciati a bordo di un’autovettura, dove sono stati trovati e sequestrati ulteriori attrezzi da scasso.
I tre cittadini marocchini, già noti alle forze dell’ordine per precedenti reati contro il patrimonio, sono stati identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria. L’episodio rappresenta l’ennesimo tentativo di occupazione abusiva da parte di cittadini stranieri, un fenomeno purtroppo in aumento nella Capitale.
La situazione all’ex hotel Cinecittà
Tra l’altro proprio nello stesso quartiere di Cinecittà ci sono già altri problemi di occupazioni abusive. A cominciare da quella in corso, ormai da tempo, all’ex hotel Cinecittà. I cittadini-residenti da tempo hanno segnalato vari e gravi problemi. Solo nell’ultima settimana, vi sono stati due gravi casi di cronaca nera che non sono finiti in tragedia solo per pura fortuna. Ma la situazione è testa e i cittadini chioedono lo sgombero immediato dell’immobile.
L’intervento dei Carabinieri
L’intervento dei Carabinieri ha permesso di scongiurare l’occupazione illegale dell’appartamento e di assicurare alla giustizia i responsabili, che dovranno rispondere delle loro azioni di fronte a un giudice. L’operazione conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il fenomeno dell’occupazione abusiva e nel tutelare la sicurezza dei cittadini.