Roma-Termini, borseggiatrici ‘occupano’ l’ingresso della metro, davanti il gabbiotto Atac
Roma-Termini, due borseggiatrici ‘occupano‘ l’ingresso della metro A, davanti il gabbiotto Atac: ma nessuno interviene. In parole povere, il principale nodo di trasporto della Capitale, a pochi mesi dall’inizio del Giubileo 2025, è ormai teatro quotidiano di una situazione preoccupante che si svolge quasi in sordina sotto gli occhi di tutti.
Borseggiatrici occupano l’ingresso dei tornelli della metro a Roma Termini
Non è una novità: a pochi metri dai gabbiotti dell’Atac, i punti di sorveglianza che dovrebbe garantire la sicurezza dei passeggeri, si radunano costantemente gruppi di borseggiatrici, come avvenuto poco fa, quest’oggi sabato 31 agosto. La notizia è stata lanciata dal profilo Instagram di Welcome to Favelas.
Le donne sembrano apparentemente indifferenti alla presenza di telecamere e addetti alla sicurezza.
Dal gabbiotto Atac nessuna allerta?
Dal gabbiotto Atac non sarebbe stata lanciata alcuna allerta, o quantomeno nessuno è intervenuto per allontanare o chiedere informazioni in merito alla loro presenza ‘fissa‘ alle due donne. La loro presenza orami è talmente abituale da risultare quasi ‘normalizzata‘.
Al punto che sembra non suscitare più alcun intervento da parte delle autorità competenti. Il gabiotto Atac, come anzidetto, era situato a circa 10 metri dalle 2 donne. Anche i tornelli di ingresso della metro principale di Roma quindi, che dovrebbero essere un luogo di transito rapido e sicuro per i pendolari, diventano invece un punto critico dove i borseggiatori attendono le loro ‘vittime’, a pochi passi da chi dovrebbe garantire l’ordine e la sicurezza.
L’anomali di una situazione senza controllo
Il sistema di videosorveglianza presente in stazione rappresenta un importante strumento di controllo che, se utilizzato adeguatamente, potrebbe facilitare l’identificazione e la rimozione di queste ‘figure‘ indesiderate.
Tuttavia, l’inazione persiste, alimentando una sensazione di impunità e lasciando i passeggeri a rischio. Il timore di essere etichettati come ‘razzisti‘ o di suscitare polemiche sembra forse paralizzare sia le istituzioni che i privati cittadini, contribuendo a una pericolosa inerzia.
Una questione di sicurezza pubblica, ma le autorità chiudono occhi e orecchie
In una stazione che ogni giorno accoglie migliaia di viaggiatori, la mancanza di interventi tempestivi da parte delle autorità diventa una questione di sicurezza pubblica sempre più urgente. La presenza di borseggiatrici non solo rappresenta una minaccia per l’incolumità dei passeggeri, ma getta anche un’ombra sull’efficacia delle misure di sicurezza adottate all’interno di una delle stazioni più importanti d’Italia. È necessario un intervento deciso per ristabilire l’ordine e garantire un ambiente sicuro per tutti i viaggiatori.