Roma, torna la tendopoli sul Lungotevere- Ponte Sisto, i residenti: “In quella zona due omicidi recenti”

Roma, due foto pubblicate da Welcome to Favelas di Ponte Sisto, sul Lungotevere

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Roma, il Lungotevere nei pressi di Ponte Sisto è tornato a ospitare una tendopoli ‘informale’. Fotografie pubblicate da Welcome to Favelas e scattate da passanti e residenti mostrano decine di strutture di fortuna allineate lungo la banchina del fiume. La scena richiama quel quadro di degrado che, in passato, ha già suscitato allarme per motivi di ordine pubblico e sicurezza urbana.

Il richiamo dei fatti drammatici, vicino la stessa tendopoli di Roma

Nel 2016, uno studente statunitense fu rinvenuto senza vita nelle acque del Tevere: un caso che scosse la città e rimase avvolto da mistero. Quattro anni più tardi, un senza fissa dimora fu assassinato sempre in quella stessa area. Entrambi i delitti erano stati collegati a un personaggio noto come D.P., già al centro di un’inchiesta giornalistica per reati violenti. La riemersione della tendopoli riaccende timori legati a quei tragici episodi.

Timori dei residenti di Ponte Sisto

Chi vive nei palazzi affacciati sul fiume parla di tensione crescente. Le famiglie denunciano un clima di insicurezza: “Qui due omicidi recenti”, sostengono, tornando con la memoria ai casi che hanno spezzato la tranquillità del quartiere. La ripresa dell’accampamento rende urgente un intervento delle istituzioni, secondo gli stessi cittadini, che chiedono controlli h24 e un piano di sgombero rapido e coordinato.

L’assenza di soluzioni durature

Nonostante promesse e protocolli siglati negli ultimi anni, l’area continua a essere teatro di emergenze ricorrenti. Le forze dell’ordine in passato hanno più volte rimosso le tende, senza però poter garantire un presidio stabile. Gli interventi di pulizia e bonifica si susseguono. Ma il fenomeno ritorna ciclicamente, evidenziando la mancanza di un progetto di riqualificazione che affronti le cause profonde dell’accampamento.

Verso un nuovo piano d’azione

Palazzo Senatorio è sollecitato ad aggiornare le misure di sicurezza lungo il Lungotevere. Sereve evidentemente un protocollo che coniughi assistenza sociale e presidio di polizia. L’obiettivo è impedire il ripetersi di tragedie e restituire decoro all’area.

Obiettivo: tutela e decoro

La sfida consiste ora nel coniugare sicurezza e assistenza a chi vive ai margini. Un modello di intervento integrato dovrà coinvolgere servizi sociali, forze dell’ordine e associazioni no‐profit. Solo un’azione coordinata potrà evitare che la tendopoli si trasformi nuovamente in un luogo di pericolo. I residenti restano in attesa: la loro richiesta è chiara, sintetica e urgente, per un Lungotevere finalmente libero da tensioni e degrado.