Roma, traballa la poltrona dell’assessore Lucarelli: nuovo terremoto politico nella Giunta Gualtieri

Da sinistra, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, a destra, l'assessore e vicesindaco Monica Lucarelli
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Roma, traballa la poltrona dell’assessore Lucarelli: nuovo terremoto politico in vista nella Giunta Gualtieri. Il rimpasto della Giunta capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri potrebbe non essere ancora concluso. Dopo il recente ‘caso Smeriglio‘, e nonostante quindi i recenti cambiamenti, si vocifera che un ulteriore assessore potrebbe essere sostituito, in un tentativo di ricucire le tensioni all’interno del Partito Democratico romano. Al centro delle critiche vi sono le modalità con cui sono state prese alcune decisioni, soprattutto in merito alla nomina di Giulio Bugarini, ex capo segreteria del sindaco, come nuovo assessore al Personale.

Roma, a rischio la poltrona dell’assessore Lucarelli

Le contestazioni provengono principalmente dal segretario del Pd romano, Enzo Foschi, che lamenta la mancanza di condivisione preventiva sulle scelte, e da altre correnti del partito. Anche la nomina di Massimiliano Smeriglio alla Cultura ha sollevato malumori, con critiche arrivate dal gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs).

Roma, nuovo terremoto politico nella Giunta Gualtieri

Tra i nomi più discussi nelle ultime ore vi è quello di Monica Lucarelli, assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità. Capolista della Lista Civica Gualtieri alle elezioni comunali del 2021, la Lucarelli potrebbe essere sostituita per cercare di placare le frizioni interne al partito. Secondo alcune indiscrezioni, il suo assessorato potrebbe essere affidato a una figura vicina alla corrente Areadem o agli zingarettiani, contraddicendo però le precedenti dichiarazioni del sindaco Gualtieri riguardo l’equilibrio tra le correnti del Pd.

Non solo questione nomine

Tuttavia, le critiche al recente rimpasto non riguarderebbero solo la questione delle nomine. Il Pd capitolino sollecita un confronto più ampio sulle politiche della città, mettendo al centro questioni come il salario minimo per i lavoratori degli appalti comunali, la regolamentazione dei bed and breakfast nel centro storico, le politiche sociali – in particolare la tutela degli sgomberati – e la recente introduzione del ticket di 2 euro per visitare la Fontana di Trevi.

Dal Campidoglio alla Pisana

Le tensioni si riflettono anche nel Consiglio regionale del Lazio. Mario Ciarla, capogruppo del Pd alla Pisana, avrebbe dovuto fare da ponte tra i dem in Comune e quelli in Regione, oltre che con il governatore del Lazio, Francesco Rocca. Tuttavia, sembra che Rocca preferisca interfacciarsi direttamente con il sindaco Gualtieri, escludendo di fatto Ciarla da questo ruolo. Inoltre, anche Ciarla non sarebbe stato informato del rimpasto, generando malumori tra i consiglieri regionali e mettendo a rischio la sua posizione di capogruppo. Il clima di incertezza rischia di sfociare in ulteriori cambiamenti, sia a livello comunale che regionale, con pressioni interne per una nuova ridefinizione dei ruoli.