Roma, uccise la madre a coltellate: 60enne a processo per omicidio
Un delitto che gettò nell’angoscia l’intero quartiere di Primavalle. Un figlio di 60 anni che uccise con ferocia, a coltellate, la madre di 88 anni. Non solo: dopo il delitto l’uomo nascose per giorni il cadavere della mamma nell’armadio. Alla base un debito di tremila euro.
I testimoni a processo
‘’Madre e figlio non venivano mai alle assemblee condominiali, lei non sapeva dei debiti accumulati e quando glielo feci presente pagò la prima rata con tre assegni, mi disse che era certa che il figlio pagasse tutte le rate. Qualche rata condominiale ordinaria poi l’hanno pagata ma abbiamo dovuto avviare interventi straordinari per sistemare l’ascensore del palazzo e da quel momento non hanno più pagato, accumulando un debito di quasi 3mila euro’’. Lo ha detto in aula sentito come teste davanti ai giudici della Corte d’Assise di Roma l’amministratore del palazzo a Primavalle in cui il nel settembre 2023 Massimo Barberio, 60 anni, uccise la madre 88enne a coltellate nascondendo il corpo nell’armadio. L’uomo è ora a processo accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
I debiti
All’origine del gesto ci sarebbe stato proprio il debito accumulato nel tempo col condominio e i soldi della pensione dell’anziana madre usati per altro. Barberio era ‘’un po’ strano ma molto educato e nel quartiere era benvoluto’’ ha riferito in aula una condomina. Da un po’ di giorni sul pianerottolo c’era un cattivo odore che veniva da dentro l’abitazione di madre e figlio, tanto che la donna aveva pensato di chiamare i carabinieri, che arriveranno comunque poche ore dopo nella notte, chiamati dallo stesso Barberio che confessando poi l’omicidio.
Le testimonianze choc
‘’Gli sudavano sempre le mani e guardava sempre in basso e capii che era un ragazzo molto timido’’ ha proseguito la vicina di casa rispondendo alle domande della pm Maria Gabriella Fazi. ‘’Sia lui che la madre erano molto gentili e io e altri vicini abbiamo organizzato una colletta per fare avere vestiti, spazzolino e saponetta a Barberio in carcere. Nei mesi successivi mi ha anche scritto alcune lettere in cui chiede scusa al condominio per quanto successo e che vorrebbe morire. Soffre molto’’ ha concluso la teste in aula.