Roma-Udinese, le immagini della protesta non vanno in tv: l’Agcom apre un’istruttoria
L’Agcom ha deciso di fare chiarezza sul monopolio delle immagini delle partite di Serie A da parte della Lega Calcio. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha aperto un’istruttoria per valutare la gestione esclusiva dei diritti televisivi da parte della Lega, che sembra esercitare un controllo eccessivo su ciò che viene mostrato al pubblico.
La protesta dei tifosi della Curva Sud
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la partita Roma-Udinese, dove i tifosi della Curva Sud hanno fatto ingresso allo stadio con mezz’ora di ritardo per protestare contro l’esonero dell’allenatore Daniele De Rossi. Ma chi seguiva il match su Sky o DAZN non ha potuto vedere queste immagini. Questo ha riacceso il dibattito sul potere della Lega, che ha la facoltà di decidere cosa mostrare e cosa no, evitando qualsiasi visione scomoda che possa compromettere la narrazione del campionato.
Il ruolo dell’Agcom e la libertà d’informazione
Ora l’Agcom ha il compito di verificare se questo controllo vada in contrasto con il diritto alla libertà d’informazione. Nel comunicato ufficiale del 26 settembre, l’Autorità spiega che l’indagine “mira a garantire che i diritti di cronaca siano rispettati e che le immagini degli eventi di interesse pubblico siano accessibili ai media, in linea con il regolamento vigente”. L’istruttoria potrebbe durare dai 30 ai 90 giorni, un periodo cruciale per capire come evolverà la situazione.
Una svolta storica
Come sottolineato dal presidente della Fnsi Vittorio Di Trapani, si tratta di un passo storico: “È la prima volta che l’Agcom apre un’indagine sul diritto di cronaca negli stadi. Un segnale importante per il futuro dell’informazione sportiva”. Ora, l’attenzione si sposta sulla risposta della Lega Serie A, mentre tutti attendono con interesse l’esito dell’indagine.