Roma, venerdì di passione per Amazon: sciopero ferma le consegne pre-Pasqua

Un furgone Amazon fa consegne a Roma

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Roma si prepara a un venerdì nero per le consegne di Amazon. Il 18 aprile, proprio alla vigilia del fine settimana pasquale, i corrieri che operano per il colosso dell’e-commerce incroceranno le braccia. Lo sciopero, indetto dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, interesserà l’intero comparto delle consegne nell’area metropolitana e in diverse zone del Lazio. La mobilitazione si preannuncia ampia e determinata, con presidi annunciati davanti ai principali hub logistici di Settecamini, Pomezia e Magliana, dalle 8 alle 11.

L’agitazione arriva in un momento cruciale per il settore, che nei giorni a ridosso delle festività registra un picco nelle richieste. Ma i lavoratori, dicono i sindacati, non sono più disposti a sostenere turni insostenibili e carichi crescenti senza un adeguato riconoscimento economico e normativo.

Vertenza ‘travolge’ Roma: braccia incrociate venerdì Santo per i lavoratori Amazon

Alla base della protesta c’è il mancato rinnovo del contratto nazionale di secondo livello, il cui tavolo negoziale è saltato dopo un confronto senza esito tra le organizzazioni sindacali e Assoespressi, l’associazione che rappresenta le aziende appaltatrici del servizio di consegna per Amazon. Secondo i sindacati, la controparte avrebbe mantenuto posizioni rigide su aspetti ritenuti fondamentali, rendendo impossibile la sottoscrizione di un accordo soddisfacente.

Le richieste avanzate dai lavoratori sono chiare: riduzione degli orari e dei carichi di lavoro giornalieri, un aumento dei salari per adeguarli al crescente costo della vita e maggiori tutele in materia di sicurezza. Tra le priorità, anche la sospensione delle attività nei giorni in cui scatta l’allerta meteo rossa, un tema diventato particolarmente sentito in un contesto di cambiamenti climatici sempre più estremi.

Le piazze della protesta tra Roma e provincia: fermi per Pasqua i lavoratori Amazon

I presidi previsti nei tre principali poli logistici della Capitale puntano a rendere visibile la protesta anche ai cittadini. A Settecamini, Pomezia e Magliana, le aree strategiche per la distribuzione nella Capitale e nel Lazio, centinaia di corrieri manifesteranno per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni. L’obiettivo è aprire un nuovo canale di dialogo che non coinvolga solo Assoespressi, ma anche Amazon stessa, affinché l’azienda americana possa assumere un ruolo più attivo nel garantire condizioni dignitose a chi ogni giorno permette il funzionamento del suo modello logistico.

Amazon osservata speciale: la protesta prolungata?

La tensione tra le parti è palpabile. I sindacati avvertono che, in assenza di un cambio di rotta da parte di Assoespressi, chiederanno direttamente ad Amazon di intervenire. Il riferimento è chiaro: se non si sblocca la trattativa, la stessa gestione dell’“ultimo miglio” – ovvero la fase finale della consegna dei pacchi ai clienti – potrebbe essere messa in discussione.

Amazon, da parte sua, non è nuova a simili tensioni nel panorama europeo. Il modello di appalto e subappalto, alla base del sistema delle consegne, è da tempo al centro di dibattiti che ruotano attorno alla sostenibilità sociale di un sistema che garantisce tempi rapidi e costi contenuti, ma spesso a scapito delle condizioni di lavoro degli operatori.

Conseguenze per i consumatori

Lo sciopero rischia di avere ripercussioni immediate sulla distribuzione dei pacchi, soprattutto in una giornata strategica come quella di venerdì, a ridosso del weekend pasquale. In particolare, i clienti che attendono consegne programmate per il 18 aprile potrebbero trovarsi a fare i conti con ritardi o mancate consegne. Un segnale forte, voluto dai lavoratori, per sottolineare l’importanza del loro ruolo nel funzionamento della macchina logistica.

Il messaggio è chiaro: senza condizioni di lavoro giuste e sicure, anche il più efficiente dei sistemi rischia di incepparsi. E, in vista della Pasqua, il disagio potrebbe essere solo l’inizio di una stagione di mobilitazioni più ampia se non verranno date risposte concrete.

Amazon

“Collaboriamo con decine di fornitori di servizi di consegna, che forniscono opportunità lavorative a migliaia di persone che si occupano di consegnare gli ordini ai nostri clienti in Italia. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori per definire insieme obiettivi realistici, che non mettano pressione su di loro o sui loro dipendenti. L’attenzione di Amazon in materia di sicurezza rappresenta una costante. Nell’eventualità di un’allerta meteo, monitoriamo attentamente la situazione e seguiamo le indicazioni delle autorità locali e provinciali per garantire alle persone di operare in sicurezza nell’effettuazione del servizio di consegna per i nostri clienti. In merito allo sciopero dichiarato per domani, confidiamo che le trattative per l’accordo di secondo livello tra le aziende fornitrici di servizi di consegna, l’associazione datoriale che le rappresenta e le organizzazioni sindacali possano riprendere e giungere ad un esito positivo.”

Assoespressi

“Ci dispiace che nonostante la piena disponibilità a dialogare su ogni punto sollevato, ci siano state della rigidità lato sindacale ad accettare delle legittime richieste avanzate da Assoespressi. Come in ogni trattiva, ci dovrebbero essere dei punti di mediazione tali da rendere entrambe le parti soddisfatte. Auspichiamo che si possa raggiungere il prima possibile una soluzione positiva per questa trattativa e ci teniamo a sottolineare come, rispetto alle richieste sollevate, abbiamo raggiunto l’accordo sulla maggior parte di esse, soprattutto per quanto concerne l’incremento graduale e sostanziale dell’indennità di trasferta, così come in tema di riduzione dell’orario di lavoro e stabilizzazione dei contratti. Per quanto riguarda la sicurezza, questa è una priorità per i fornitori di servizi di consegna che rappresentiamo, così come per Amazon: entrambi monitorano attentamente la situazione e seguono le indicazioni delle autorità locali e provinciali per garantire alle persone di operare in sicurezza nell’effettuazione del servizio di consegna.”