Roma. “Vi ammazzo”, terrore nelle chiese: ubriaco minaccia parroci e fedeli
Le chiese del centro di Roma si sono trasformate in uno scenario di paura e intimidazione, con due parroci e numerosi fedeli bersagliati dalle minacce di un uomo di 53 anni. La sua strategia? Minacce di morte con coltello alla mano e richieste insistenti di denaro, cibo e aiuti economici.
Grazie alle indagini della Stazione Carabinieri di Roma Piazza Farnese, coordinate dalla Procura della Repubblica, l’uomo è stato finalmente arrestato e condotto al carcere di Regina Coeli con l’accusa di atti persecutori. Un incubo per la comunità religiosa locale che ora, forse, potrà tirare un sospiro di sollievo.
Roma, paura nelle chiese del centro tra fedeli e parroci
L’indagine ha avuto inizio con la denuncia di una delle vittime e si è sviluppata attraverso una serie di riscontri cruciali: video delle telecamere di sorveglianza, pedinamenti e testimonianze che hanno confermato un’escalation di comportamenti minacciosi da parte dell’indagato. L’uomo, senza fissa dimora, non si limitava a chiedere aiuto: pretendeva donazioni e perfino la cosiddetta “lettera del Papa”, destinata a chi necessita di un sostegno economico a cui non avrebbe avuto diritto in quel momento.
Il suo modus operandi era sempre lo stesso: sostava all’ingresso della chiesa consumando alcolici e droghe, si sdraiava sui banchi destinati alla preghiera e, con tono intimidatorio, faceva capire di non avere paura delle forze dell’ordine. Anche quando i fedeli cercavano di ignorarlo, lui continuava a importunarli, fino a rendere la frequenza delle parrocchie una vera sfida.
Fermato grazie all’intervento della Procura
Con le prove in mano, i Carabinieri hanno chiesto e ottenuto dal GIP l’ordinanza di custodia cautelare. Ora l’uomo è in carcere, a disposizione delle autorità giudiziarie, e il procedimento rimane nella fase delle indagini preliminari