Roma, via del Foro Italico tra degrado ed insicurezza stradale. “Strada dimenticata”
Un’arteria principale importante che collega diversi quartieri di Roma Nord, via del Foro Italico, da molti chiamata l’Olimpica, versa in condizioni disastrose. Erba alta, marciapiedi scomparsi, rifiuti, accampamenti roghi tossici e cartelli sbiaditi. Teatro di gravi incidenti, anche mortali, risulta per molti ancora insicura per via di comportamenti indisciplinati di alcuni utenti della strada.
Sterpaglie alte un metro: “Dove camminiamo?”
Via del Foro Italico inizia dall’incrocio con la trafficata consolare via Salaria e termina poco prima dell’ingresso per la Galleria Giovanni XXIII, spesso al centro delle polemiche dei residenti per via delle condizioni in cui è ridotta. Questa arteria principale, doppio senso di marcia, ha dei piccoli marciapiedi che ormai sono invasi completamente dalle erbacce.
“Percorro questo tratto ogni giorno per andare a lavoro e trovandomi spesso bloccato nel traffico non posso fare a meno di notare il degrado totale in cui versa l’area. “Accampamenti sotto la strada, marciapiedi letteralmente inghiottiti dell’erba infestante, pali informativi ormai sbiaditi dai fenomeni atmosferici ed alcuni punti pericolosi”, racconta Ludovica. Percorrendo il tratto infatti, sono pochi i marciapiedi ancora visibili. Per quanto concerne le rampe di immissione invece la situazione si fa ancora peggiore poiché i salvagente sono spariti nel bosco. “Questa strada dovrebbe essere manutentata almeno una volta al mese al fine di evitare una crescita esponenziale delle piante. Nel periodo primaverile poi, gli interventi non dovrebbero superare i 10 giorni. Saranno passati mesi dall’ultima ‘pulizia’”, commenta Riccardo.
Il pericolo: “Auto in sosta sull’Olimpica”
Dal punto di vista della sicurezza stradale, i residenti e gli utenti della strada che attraversano ogni giorno questa arteria denunciano diverse violazioni al codice della strada. La più emblematica, per la quale sono stati presentate anche mail di segnalazione, è la sosta delle auto tra la corsia di immissione di viale Antonino San Giuliano e via del Foro Italico in occasione delle partite allo stadio Olimpico. “L’altra sera per poco non mi ammazzavo. C’erano almeno 20 veicoli parcheggiati letteralmente sulla corsia di destra, al buio. Ovviamente quando sono passato io non c’era neanche una pattuglia. Come è possibile permettere una situazione di pericolo così importante? Perché nessuno interviene concretamente per rimuovere le auto?”, denuncia un uomo che preferisce rimanere anonimo.
Oltre a questo si aggiungono anche auto sportive di grossa cilindrata che sfrecciano a folle velocità. “Faccio questa strada quasi 2 volte al giorno ed almeno 1 volta ogni due mesi circa vedo sfrecciare sfrecciare un paio di auto insieme a circa a 200 km/h, come se stessero facendo una gara. Poi capita di vedere chi corre a folle velocità da solo”, racconta Marina. Per concludere, un altro episodio frequente che viene segnalato da diversi utenti della strada, sono i pedoni che attraversano l’Olimpica non curanti delle auto. “Questo fenomeno è molto frequente nella prima parte della serata ed avviene prettamente alla fermata autobus Foro Italico Moschea. In alcuni casi, pedoni, attraversano tranquillamente da lato a lato questa strada pericolosissima”.
Accampamenti e roghi tossici
Dopo il grande sgombero del mega accampamento posto di fianco l’area commerciale di via del Foro Italico, i residenti denunciano altri accampamenti e roghi continui nel tratto. “Ogni sera tornando a casa mi capita di passare sulla rampa di immissione per via del Foro Italico e proprio all’inizio, ancora su via Salaria, c’è un accampamento dove frequentemente si alzano colonne di fumo a volte con odore nauseabondo”, ci racconta Emanuele. “Per non parlare poi dei piccoli accampamenti che insistono lungo via del Foro Italico nella parte boschiva e bassa dell’area. Qui sembra terra di nessuno.
Roghi frequenti, roulotte e addirittura cani che vagano disperati in cerca di una vita migliore sul marciapiede dell’Olimpica. Spesso noto nomadi che trasportano materiale preso dai cassonetti all’interno di carrelli della spesa entrare all’interno del bosco e sparire del tutto”, conclude. Purtroppo i problemi, il degrado e la sicurezza stradale mancata hanno preso il sopravvento in una delle strade più famose della Capitale. A detta dei residenti anche il nuovo limite di velocità, su quasi metà del tratto, a 50 km/h, non ha sortito alcun effetto. C’è bisogno di intervenuti concreti e strutturali che possano non solo ridare lustro ad una importante arteria di collegamento ma anche ripristinare la sicurezza stradale.