Roma, via Ottaviano allagata dopo i lavori: il ‘salotto’ di Gualtieri adesso ha anche la piscina (FOTO)
I commercianti avevano espresso le loro remore già a maggio, quando il sindaco era arrivato in via Ottaviano, a Roma, per fare la diretta Facebook e mostrare i lavori di rifacimento della strada. Ma proprio quei lavori, già criticati 5 mesi fa, adesso sono nuovamente sotto l’occhio del ciclone. Perché, malgrado le promesse di Roberto Gualtieri di trasformare via Ottaviano da “strada brutta” a “la via più bella di Roma”, ecco i primi problemi. Sono bastate le prime piogge, infatti, per mostrare che – probabilmente – i lavori non sono stati fatti “a regola d’arte”, visto che la strada resta tutta allagata.
Mentre le altre strade, non rifatte, sono asciutte. Eppure rifare questa via sta costando – attraverso i fondi straordinari per il Giubileo – parecchi soldi. Che siano stati spesi male? Ma vediamo cosa sta accadendo.
Via Ottaviano tra le polemiche
La pioggia di sabato – neanche così eccessiva – ha creato dei veri e proprio laghi al centro della strada. Ieri, nonostante ci fosse il sole, sono rimaste delle enormi pozzanghere, che hanno trasformato quello che sarebbe dovuto essere – parole del sindaco – “un salotto urbano” in un percorso a ostacoli per evitare le pozzanghere.
O, come ha suggerito un cittadino, “una fontana climatica moderna, con la grandezza proporzionale all’intensità delle piogge”. C’è poi chi ironizza. “Renderemo balneabile via Ottaviano“, o “Oltre al salotto ci hanno fatto anche la piscina”, oppure “Se non li fai proprio i tombini poi non devi pensare a stapparli, tutto calcolato”.
La replica
“I lavori non sono conclusi. Il cantiere è ancora aperto. Ovviamente la linea del tram non permette di eseguire il classico intervento in pendenza per far defluire l’acqua. Pertanto si procederà con un intervento diverso per la normale dispersione dell’acqua”, spiega Daniele Cinà, consigliere per la comunicazione digitale del sindaco Roberto Gualtieri.
Ma la risposta non convince i romani. “I lavori non saranno conclusi ma già si vede che sono fatti male! Più che pendenza anche lieve che dovrebbe esserci, ora c’è una conca. Prima non succedeva”, commentano infatti i residenti.
“Visti gli altri lavori in tutta la città c’è da essere molto preoccupati. La normalità ormai è avere una città in condizioni disastrose“, aggiunge Michele, facendo notare anche altre mancanze. “Al posto di fare tutti questi cantieri inutili e che rimarranno a metà, Gualtieri, il sindaco invisibile, non poteva far mettere delle coperture alle fermate dell’autobus per evitare a chi aspetta un’eternità un autobus di bagnarsi? Ai politici non interessano i problemi dei comuni mortali, loro vanno in giro con l’auto blu…”.
Le parole di Gualtieri a maggio
Lo scorso maggio Gualtieri era stato protagonista di un “battibecco” con uno storico commerciante di via Ottaviano, il titolare dello storico bar gastronomia Castroni, che si lamentava della lungaggine dei lavori, rimasti fermi per settimane e non terminati già a maggio come gli era stato dagli operai.
Il sindaco aveva replicato che il cronoprogramma prevedeva invece la chiusura del cantiere per la fine di ottobre. E aveva poi dato una stoccata. “Abbiamo deciso di fare bella questa strada che è una via brutta. Non era bella: ci sono le foto. E noi la rifacciamo. E facciamo l’esperimento del modello più bello in assoluto di Roma”. Ma finora l’esperimento non è riuscito tanto bene…
I sindacati
“Guardando i cantieri del Giubileo abbiamo avuto la prova che il sindaco Gualtieri tiene ai romani e al loro benessere. Prendiamo ad esempio i cantieri per il rifacimento di via Ottaviano: un’operazione che è costata la chiusura della strada per mesi anche ai pedoni con immense perdite economiche per i commercianti. Bene, il sindaco aveva promesso che la strada a due passi da San Pietro a fine lavori sarebbe diventata un nuovo salotto per la città e ha fatto anche di più: ha deciso di inserire anche la piscina oltre al salotto, visto che dopo una minima pioggia la strada e i marciapiedi si allagano.
Scherzi a parte, sembra assurdo vedere un lavoro tanto lungo che presenta un problema enorme come il ristagno dell’acqua piovana. I pedoni, stando alle foto pubblicate dal sito 7colli.it, per andare nel salotto dovranno indossare gli stivali o le galosce. Un’ennesima testimonianza della gestione dilettantesca di un evento mondiale come il Giubileo che rischia di diventare uno dei più grandi fallimenti della Capitale da Giulio Cesare ai giorni nostri”. Lo dichiara in una nota il segretario di Roma e provincia dell’Ugl Ermenegildo Rossi.