Roma, via Ottaviano pedonale? Tra auto parcheggiate e pozzanghere, il paradosso continua

via Ottaviano Roma auto

Da qualche giorno, via Ottaviano a Roma ha un volto nuovo: una strada pedonale completamente ridisegnata. Pavimentazione moderna, arredi urbani minimalisti, pensata per i pedoni, i turisti, gli abitanti del quartiere. Un progetto ambizioso, uno di quelli che fa dire: “finalmente qualcosa di bello e utile per la città!“. Eppure, Roma non sarebbe Roma senza il suo spirito di contraddizione. Perché se da una parte abbiamo la pedonalizzazione, dall’altra ci sono le auto in sosta che sembrano dire: “Ma quale zona pedonale? Qui parcheggiamo lo stesso”.

Nel post condiviso dalla pagina Facebook Roma Fa Schifo, l’ironia non manca: la denuncia si concentra sul comportamento della stampa locale, che sembra focalizzarsi su dettagli marginali, come una pozzanghera formatasi sulla nuova pavimentazione, ignorando questioni ben più rilevanti. La situazione reale racconta infatti tutt’altro: una difficoltà concreta nel rendere effettiva la pedonalizzazione, come dimostrano i veicoli in sosta o in transito in un’area che, almeno in teoria, dovrebbe essere riservata esclusivamente ai pedoni.

Via Ottaviano pedonale (forse)

Le foto parlano da sole: fioriere posizionate strategicamente per delimitare il passaggio vengono aggirate con disinvoltura, mentre l’idea di un quartiere finalmente libero dal traffico sembra rimanere, almeno per ora, una promessa incompiuta.

I commenti sotto al post sono lo specchio delle opinioni contrastanti che una trasformazione così importante porta inevitabilmente con sé. C’è chi critica l’accesso incontrollato dei veicoli e invoca barriere più efficaci per inibire l’ingresso delle auto. Qualcuno sottolinea la mancanza di educazione civica, proponendo provocatoriamente di rimandare “tutta la cittadinanza a scuola”.

Non mancano le considerazioni estetiche, con chi definisce la pavimentazione “povera ed economica”, auspicando però che sia almeno resistente nel tempo. E ancora, c’è chi evidenzia i danni economici subiti dai commercianti durante i lunghi mesi di cantiere, anche se riconosce che il risultato visivo è effettivamente apprezzabile. Infine, non manca il solito dubbio: “Oggi passa il sindaco, quindi vigili e spazzini fanno avanti e indietro, ma domani?”.

Non solo pozzanghere

Le critiche alla pozzanghera? Certo, abbiamo scritto anche di quello. Ma non perché la consideriamo il problema centrale. Al contrario, il racconto di una città come Roma passa proprio dal dare voce a ogni dettaglio, grande o piccolo che sia. Questo però non ci ha mai impedito di parlare anche del resto: delle auto che violano i divieti, del rispetto delle regole che sembra sempre un miraggio, dei sacrifici di chi ha subito i disagi del cantiere e di chi, ogni giorno, si chiede se il cambiamento sarà davvero duraturo.

Via Ottaviano, nella sua nuova veste, rappresenta una Roma che vuole cambiare ma che, al tempo stesso, si scontra con la difficoltà di far rispettare questo cambiamento. Tra una pavimentazione scintillante e auto che parcheggiano indisturbate, tra fioriere che delimitano e abitudini dure a morire, il racconto della città si costruisce così: un tassello alla volta.