Roma-Viterbo al collasso: pochi treni, ritardi, guasti, disservizi e utenti furiosi
Roma-Viterbo al collasso con pochi treni, ritardi, guasti, disservizi e utenti furiosi. Continuano i disagi per i pendolari della ferrovia ex concessa Roma Nord, nonostante un leggero miglioramento del servizio, nei primi cinque mesi dell’anno il Comitato Pendolari ha registrato 2.338 soppressioni ed il 25% di corse in ritardo. Una vera agonia per i pendolari che, quando sono costretti a prendere le navette sostitutive per la tratta extraurbana, ammesso che siano disponibili, si trovano in lunghe attese alla stazione di Montebello.
Roma-Viterbo: a maggio 134 corse soppresse su linea extraurbana
Nel solo mese di maggio, secondo il rapporto dei pendolari, la linea extraurbana ha registrato 134 soppressioni (pari al 12,6% delle corse erogate), e 262 corse in ritardo per complessivi 2.054 minuti (parliamo del 24,7% delle corse erogate) con un picco di 46 minuti il 29 maggio per la corsa delle 7:25 da Catalano per Montebello;
Linea urbana: 514 corse soppresse
La linea urbana, invece, ha registrato 514 corse soppresse (pari anche qui all’9,9% di quanto erogato), con 1.226 corse in ritardo per 5.806 minuti (il 23,5% delle corse erogate) con picchi di 37 minuti per la corsa delle ore 17:00 del 16 maggio in partenza da Montebello. La linea extraurbana ha registrato 134 soppressioni (pari al 12,6% delle corse erogate), e 262 corse in ritardo per complessivi 2.054 minuti (parliamo del 24,7% delle corse erogate) con un picco di 46 minuti il 29 maggio per la corsa delle 7:25 da Catalano per Montebello; la linea urbana ha invece registrato 514 corse soppresse (pari anche qui all’9,9% di quanto erogato), con 1.226 corse in ritardo per 5.806 minuti (il 23,5% delle corse erogate) con picchi di 37 minuti per la corsa delle ore 17:00 del 16 maggio in partenza da Montebello.
I treni sono sempre più fatiscenti, e con l’arrivo dei primi caldi dei veri e propri forni crematori. Per macchinisti a capitreni si sono dovuti installare dei “pinguini” per permettere loro di lavorare con un po’ di fresco, mentre gli utenti pendolari possono tranquillamente schiumare.
Roma-Viterbo: mancanza di treni
Ciò che preoccupa sono i tempi e soprattutto la mancanza di treni. Del resto di treni nuovi non se ne parlerà prima della metà del 2025, quelli attuali continuano – e continueranno – a dare problemi mentre dei due treni Alstom andati in revisione generale quasi tre anni fa tutto ancora tace e non si hanno notizie sul loro rientro anzi, un ulteriore treno è stato inviato in manutenzione generale aggravando così la situazione.
“La ferrovia si appresta ad entrare nel turbolento e caldo periodo estivo pre Giubileo con i suoi “cassoni medioevali” di 6 Firema e 8 Alstom – commentano dal comitato – 14 treni complessivi, malandati, usurati e senza aria condizionata. Il futuro, al momento, non è roseo.
Roma-Viterbo: problemi senza soluzione
Problemi su problemi, che durano da mesi e che non sembrano trovare una soluzione.
Altro aspetto importante è dato dalla mancanza di comunicazione/informazione nelle stazioni all’utenza. Su questo aspetto si è mossa recentemente anche l’Autorità di Regolazione dei Trasporti che con la delibera 70/2024 ha preso provvedimenti nei confronti di Astral a seguito della mancata diffusione sonora delle informazioni previste presso la stazione Due Ponti della ferrovia e così Astral si è impegnata ad implementare un nuovo sistema di audio-informazione innovativo entro il 31 maggio 2025 in tutte le stazioni della tratta extraurbana ed entro il 28 febbraio 2025 in tutte le stazioni della tratta urbana. Un investimento che copre il nuovo sistema di annunci audio e prevede anche la creazione di una applicazione per smartphone (per complessivi 1.9 milioni di euro).
I pendolari pronti a dare battaglia
Una situazione della ferrovia che a luglio, se non si vedranno miglioramenti evidenti, diventerà insostenibile con pendolari pronti a dare battaglia per riprendersi “diritti” che ad oggi non arrivano. “Continueremo a monitorare l’andamento – concludono i pendolari – e nel frattempo speriamo in un miracolo sotto tutti i punti di vista perché la situazione è veramente critica”.