Roma-Viterbo il “disastro continua”, e tra 2 mesi arriva il Giubileo
Corse soppresse, mancanza di informazioni e mezzi sostituitivi attivati in ritardo. Per studenti e lavoratori il viaggio diventa un inferno quotidiano. Non passa giorno in cui non si assista a problemi lungo la ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, nota come Roma Nord. Un esempio lampante di come la gestione inefficiente dei trasporti pubblici possa incidere negativamente sulla vita quotidiana dei pendolari. Studenti e lavoratori, che si affidano al servizio ferroviario per raggiungere scuole e uffici, si trovano quotidianamente a fronteggiare ritardi, corse soppresse e mancanza di informazioni tempestive. La gestione inadeguata dei mezzi sostitutivi, che arrivano spesso con ritardo, aggrava ulteriormente i disagi.
Il dramma degli studenti
“Sveglia alle 6 del mattino, arrivo in stazione alle 6:40 per sperare di prendere il treno extraurbano da Riano a Flaminio alle 6:49 che viene ritardato seduta stante di 30 minuti – commenta uno studente – poi diventeranno 25 circa ma ormai il danno è fatto, così sono costretto a chiamare i miei genitori per farmi portare velocemente a Montebello”. Ma non finisce qui. Contemporaneamente si consuma un altro dramma alla stazione di Montebello, capolinea urbano, con altre corse soppresse e mancanza di treni urbani stavolta per almeno 30 minuti. Urla, spintoni per salire a bordo dall’affollatissima banchina compressa di pendolari. “Sono arrivato a scuola dopo 2 ore di viaggio – conclude – con 15 minuti di ritardo, svegliandomi alle 6”.
Una situazione critica tra ritardi e sovraffollamento
La testimonianza dello studente costretto a chiamare i genitori per poter proseguire il viaggio è solo uno dei tanti episodi che dimostrano quanto la situazione sia critica. Oltre ai ritardi di 30 minuti, si aggiungono i problemi di sovraffollamento, con scene di urla e spintoni per poter salire a bordo dei pochi treni disponibili. Questo livello di disservizio, che colpisce pendolari, turisti e cittadini occasionali, viene costantemente ignorato dalle istituzioni coinvolte, come Cotral, Astral, la Regione Lazio e il Comune di Roma.
Roma-Viterbo, una delle peggiori ferrovie d’Italia
Una triste storia che dimostra come la tratta sia una delle peggiori ferrovie d’Italia o la peggiore in assoluto, come dimostrano gli ultimi rapporti “Pendolaria” e le petizioni dei pendolari che non vengono prese in considerazione al punto che il comitato pendolari Roma Nord ha deciso di sospendere gli incontri con le istituzioni fino a quando non verrà garantito un servizio di trasporto pubblico dignitoso.
Giubileo alle porte, ma i disservizi restano
Tra due mesi, inoltre, inizia il Giubileo con circa 30 milioni di pellegrini previsti nella capitale, che per necessità, dovranno utilizzare il trasporto pubblico, compresa la ferrovia. “Siamo nell’era dei passacarte – commenta Fabio Rosati, dal comitato pendolari Roma Nord – dove non si decide più nulla, dove si consegnano petizioni con migliaia di firme e nulla di quello che c’è scritto sopra viene preso in considerazione”. La frustrazione è palpabile anche nei confronti del sistema giudiziario, che sembra riluttante a intervenire per non “creare precedenti”.
Pendolari sul piede di guerra
“E’ arrivato il momento di alzare la testa – aggiunge il presidente del comitato pendolari, Fabrizio Bonanni – finalmente e una volta per tutte, per segnalare, per diventare parte attiva e non più passiva del pessimo servizio che paghiamo due o tre volte: con biglietti e abbonamenti, con le tasse e con la pazienza. Ora o mai più”.
L’invito a segnalare i disservizi
L’invito è quello di segnalare i disservizi e a partecipare attivamente alle proteste nel tentativo di spingere i pendolari a farsi sentire e a chiedere ciò che è loro di diritto: un servizio di trasporto pubblico efficiente, che non metta a rischio il loro diritto all’istruzione, al lavoro e alla qualità della vita. Con il Giubileo alle porte, che attirerà milioni di pellegrini, il rischio è che Roma si trovi impreparata a gestire una mole di traffico ancora più grande, con gravi ripercussioni non solo per i pendolari ma per la città intera.
Bonanni: “E’ ora di avere un servizio degno di questo nome”
“Abbiamo lanciato una Class Action – conclude Bonanni – ma anche una raccolta di adesioni per coinvolgere tutte le persone interessate a partecipare ai nostri prossimi incontri per spingere a darci una mano nell’organizzare manifestazioni e richieste pubbliche attraverso il form di Google da riempire con i dati minimi necessari, nel rispetto della privacy, per essere poi contattati tramite mail e dividerci i compiti e farci ascoltare meglio. E’ ora di avere un servizio degno di questo nome”.