Roma Ztl Fascia verde, il Comune boccia il referendum: gruppi contrari al provvedimento si mobilitano
Bocciato il referendum consultivo sulla Ztl Fascia Verde da parte della commissione capitolina genera un acceso dibattito, con associazioni e comitati pronti allo scontro. I membri della commissione hanno ritenuto che il quesito non fosse ammissibile, sostenendo che le questioni legate all’inquinamento e alla salute non siano di competenza esclusiva di Roma Capitale, ma coinvolgano anche altri enti. Il referendum, che mirava a opporsi alle restrizioni previste dalla nuova normativa, ha registrato una partecipazione significativa, ma non è riuscito a raggiungere il quorum necessario per essere valido.
Difficoltà economiche per i commercianti
Molti sostenitori della fascia verde vedono questa misura come un passo fondamentale per migliorare la qualità dell’aria e promuovere la sostenibilità ambientale nella città. D’altra parte, i critici ritengono che le nuove restrizioni possano creare difficoltà economiche per i commercianti e limitare la libertà di circolazione.
Nuove iniziative per far sentire la loro voce
Intanto le autorità locali hanno dichiarato che continueranno a lavorare per migliorare la qualità della vita urbana, mentre i gruppi contrari al provvedimento stanno già organizzando nuove iniziative per far sentire la loro voce. La questione resta quindi aperta e potrebbe essere oggetto di ulteriori discussioni e confronti nei prossimi mesi.
Lega al fianco di associazioni e comitati
“La notizia della bocciatura del referendum contro la nuova fascia verde mette in luce tutta la debolezza del Campidoglio – commentano il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori e il consigliere Maurizio Politi – L’amministrazione per l’ennesima volta calpesta la partecipazione e la democrazia ignorando i cittadini e le loro esigenze, e inseguendo un ambientalismo falso che promuove esclusivamente interessi relativi e dannose ideologie. Sosteniamo le associazioni che hanno proposto di portare i romani al voto, e saremo al loro fianco per proseguire la battaglia contro la follia della fascia verde più grande d’Europa, disegnata dal Pd secondo dati sbagliati sull’ inquinamento e in una città in cui mezzi pubblici sono indecenti. L’ideologia alla base di questa bocciatura, la strumentalizzazione delle competenze per poter tenere in piedi un impianto classista a colpi di rinvii, nasconde il fallimento dell’’amministrazione: è tempo che vadano a casa.