La denuncia di Romagnoli (FDI). Al Calasanzio niente Giornata del ricordo per i martiri delle Foibe.
L’ex Segretario della Fiamma Tricolore e attuale componente della Direzione nazionale di Fratelli d’Italia Luca Romagnoli ha preso carta e penna. E ha redatto una lettera indirizzata al preside della scuola media Calasanzio. E al direttore dell’Opera padre Angelo Celani. Per lamentarsi dell’assenza di ogni iniziativa in occasione della Giornata del ricordo in onore delle vittime delle Foibe. E del dramma dell’esodo degli Italiani d’Istira, Fiume e Dalmazia.
Egregio signor preside, la disturbo brevemente per segnalarle una svista. Ma che essendosi ripetuta mi sembra il caso di richiamare alla sua attenzione, ha scritto Romagnoli. Come certo sa e immagino sappiano anche il Rettore e il corpo didattico dell’Istituto tutto, il 10 febbraio è una data importante per la nostra Nazione. Tanto che una legge dello Stato (la 92 del 2004) ha inteso e intende conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli Italiani e di tutte le vittime delle Foibe. Già lo scorso anno notai che nella classe IA non fu fatto alcun cenno didattico a quanto in oggetto, ha proseguito Romagnoli. E la reiterata dimenticanza anche di quest’anno mi obbliga a richiamare sulla questione la vostra attenzione. Come dire, due indizi fanno una prova. Mentre l’informazione anche per i ragazzi dovrebbe sempre essere il più possibile completa. E comunque assolutamente imparziale.
La Giornata del ricordo deve avere il suo spazio anche nelle scuole. Come dice la legge
Dare il giusto spazio alla Giornata del ricordo anche nelle scuole non è una gentile concessione dei presidi o degli insegnanti. Ma uno specifico obbligo previsto dalla legge del 2004. Che sul punto si esprime chiaramente. Quando prevede che siano assunte iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. “Ritengo quindi che si sia trattato di una dimenticanza – ha proseguito Romagnoli nella sua lettera indirizzata ai vertici della Calasanzio. Altrimenti mi risulterebbe inspiegabile. Tanto più in una scuola che, con sacrificio rispetto ad altre offerte formative, molti genitori scelgono anche con l’auspicio di una didattica equilibrata. E soprattutto attenta a quanto l’ordinamento giuridico ed amministrativo dispone”.
Non so se anche altri hanno avuto occasione di notare quanto rilevo, ha concluso Romagnoli. Nè se su questa pagina di storia patria hanno il mio stesso sentire. Ma credo che sia più che opportuno richiamare alla vostra attenzione quanto disposto dal legislatore. E che peraltro ad oggi è rispettato anche da chi in materia ebbe in passato una diversa sensibilità.
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