Romanina, nomadi occupano un capannone: chiesto intervento al Prefetto

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Per un magazzino andato a fuoco, un altro viene occupato. Succede alla Romanina, al civico 123 di via Bernardino Alimena, a pochi metri di distanza da via Petrocelli, dove circa 80 nomadi provenienti dalla zona industriale di Tor Cervara, hanno occupato un altro capannone. Dopo esser stati sgomberati dall’ex istituto poligrafico, a seguito dell’enorme rogo di rifiuti speciali avvenuto al civico 7 di via Melibeo che ha messo a soqquadro l’intero quadrante est della città.

“Sono 80 persone di etnica rom, tra cui una decina di minori che abitavano nella zona industriale tra Tor Cerbara e La Rustica, proprio dove è avvenuto il maxi incendio – commenta un residente della Romanina – Siamo stufi di vivere nel far west, in un quadrante sempre meno sicuro, abbandonato a se stesso e nel degrado. Da qualche giorno, infatti, questi stranieri continuano a bruciare di tutto per riscaldarsi dal freddo. Un fenomeno incontrollabile, vogliamo evitare che ricapiti la stessa situazione avvenuta a Tor Cervara”. La situazione è stata denunciata anche dai consiglieri comunali di Forza Italia, Rachele Mussolini e Francesco Carpano, e dal coordinatore del partito per il Municipio VII, Giovanni Cedrone.

Le richieste al Prefetto

Gli esponenti di Forza Italia hanno inviato una lettera al Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, chiedendo: un intervento immediato delle forze dell’ordine per ripristinare la legalità; un censimento degli occupanti, con attenzione alle situazioni di fragilità; una ricollocazione alternativa per i nuclei familiari coinvolti.

“Stiamo ricevendo numerose segnalazioni di cittadini preoccupati – commentano da Forza Italia – abbiamo chiesto al Prefetto di procedere celermente al censimento e di valutare una collocazione alternativa per gli occupanti, salvaguardando le situazioni di fragilità. A quanto si apprende, sembra che gli occupanti siano alcuni nuclei familiari Rom provenienti dall’ex Poligrafico occupato di Tor Cervara. Il risultato è che quella situazione di degrado e illegalità si è spostata da una periferia all’altra, gravando ora sul quadrante sud est della Capitale.

La zona, come altre aree fuori dal Grande Raccordo Anulare, soffre di un cronico abbandono da parte del Campidoglio, con proliferazione di illegalità e abusivismo.

Un problema che si sposta

La preoccupazione è che i problemi si stiano semplicemente spostando da una periferia all’altra, aggravando le condizioni nel quadrante sud-est della città. “Auspichiamo che il proprietario dell’immobile occupato sia prontamente rintracciato e che sia organizzato un incontro tra le istituzioni locali, le associazioni del territorio e i soggetti interessati per favorire il dialogo e tenere costantemente informati i cittadini – concludono i politici – in questi anni l’amministrazione Gualtieri non ha brillato per l’interlocuzione con la cittadinanza ma ci auguriamo che a partire da questa situazione si possa inaugurare un metodo più inclusivo e partecipativo”, concludono gli esponenti di Forza Italia.