Romanina, nomadi occupato capannone abbandonato. I residenti: “Sono quelli di Tor Cervara”

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Valzer di incendi e locali occupati al VII Municipio di Roma Capitale. Da alcuni giorni, infatti, residenti segnalano l’ennesima struttura occupata alle prese con roghi ormai quotidiani. Succede alla Romanina, al civico 123 di via Bernardino Alimena, a pochi metri di distanza da via Petrocelli, dove diversi residenti denunciano l’arrivo di 80 nomadi provenienti dalla zona industriale di Tor Cervara, che a quanto pare avrebbero occupato un altro capannone.

Occupato uno stabile di via Bernardino Alimena

Dopo esser stati sgomberati dall’ex istituto poligrafico, a seguito dell’enorme rogo di rifiuti speciali avvenuto al civico 7 di via Melibeo che ha messo a soqquadro l’intero quadrante est della città, costringendo migliaia di cittadini a tenere le finestre chiuse a causa del fumo persistente e maleodorante in tutta l’area, da qualche giorno avrebbero preso un altro stabile.

I residenti: “Sono quelli di Tor Cervara”

Sono 80 persone di etnica rom, tra cui una decina di minori che abitavano nella zona industriale tra Tor Cerbara e La Rustica, proprio dove è avvenuto il maxi incendio – commenta un residente della Romanina – Siamo stufi di vivere nel far west, in un quadrante sempre meno sicuro, abbandonato a se stesso e nel degrado. Da qualche giorno, infatti, questi stranieri continuano a bruciare di tutto per riscaldarsi dal freddo. Un fenomeno incontrollabile, vogliamo evitare che ricapiti la stessa situazione avvenuta a Tor Cervara”.

Roghi nei capannoni occupati

I roghi nei capannoni occupati, come quelli di via Melibeo e via Bernardino Alimena, non solo causano danni materiali ma rappresentano un rischio per la salute pubblica a causa del fumo tossico e persistente. Gli incendi sembrano essere alimentati dall’uso di materiali di fortuna per riscaldarsi, evidenziando una situazione sociale critica.

Emergenza abitativa disattesa

La presenza di circa 80 persone, inclusi minori, di origine rom riflette una mancata pianificazione per affrontare situazioni di emergenza abitativa e l’incapacità di fornire soluzioni alternative. A tutto questo si aggiungono continue denunce dei residenti che sottolineano un crescente senso di insicurezza e abbandono. I timori di furti, criminalità e degrado sociale sono amplificati dalla mancanza di interventi risolutivi.

Di Lorenzo (Siamo VII): Siamo la terra di nessuno

“Siamo la terra di nessuno, dove chiunque si sente libero di fare ciò che vuole – aggiunge Pamela Di Lorenzo dell’associazione Siamo VII – dopo i latinos di via Sante Vandi, oggi ci ritroviamo l’ennesima occupazione abusiva. Da sabato pomeriggio c’è stato un susseguirsi di furgoni e auto carichi persone, materassi e mobilio. Non ne possiamo più. La paura di furti e nuova criminalità torna a toccare l’area. Un fallimento della giunta Capitolina che veste il centro a festa mentre continua a ghettizzare le periferie”.

Valter Conti (Fdi): Serve più controllo e sicurezza nel quadrante

“Come ci siamo attivati presso il Prefetto qualche settimana fa per hotel Petra faremo il possibile anche per questo – commenta Valter Conti, consigliere municipale di Fratelli d’Italia del VII Municipio di Roma Capitale – Sperando che l’amministrazione capitolina possa controllare chi ogni volta viene sgomberato e libero di rioccupare nuovamente strutture o immobili di qualsiasi entità. Persone che occupano di volta in volta, possono e devono essere controllare e collocate in modo da garantire la giusta sicurezza nei quartieri di Roma come sta succedendo in queste ultime settimane a Romanina”.

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