Rome Technopole, in palio 480 borse di studio: ecco come ottenerle

Il Rome Technopole

Ben 480 borse di studio messe a disposizione dal Rome Technopole. Una bella iniezione per le famiglie e gli stessi studenti che potranno ottenere fondi per gli studi. In tutto saranno messi a disposizione 480mila euro per i ragazzi più meritevoli

L’obiettivo

Consolidare il ruolo delle università come hub di innovazione e sostenere i talenti di domani: è questo l’obiettivo della nuova iniziativa lanciata da Fondazione Rome Technopole, in collaborazione con l’Università degli studi Roma Tre, che mette a bando 480 borse di studio destinate a laureati triennali dell’ecosistema universitario laziale. Il progetto, reso possibile grazie ai fondi del Pnrr – NextGenerationEu, punta a trasformare il Lazio in un centro di eccellenza per la ricerca, offrendo opportunità concrete ai giovani talenti e incentivandoli a proseguire il loro percorso formativo nella regione.

Il bando

Il bando, che prevede un investimento complessivo di 480.000 euro, mira a creare le condizioni ideali affinché i laureati possano continuare a formarsi in settori strategici come biotecnologie, intelligenza artificiale, tecnologie per la salute e sostenibilità. Le borse di studio saranno distribuite tra i seguenti atenei: Sapienza Università di Roma, Università Tor Vergata, Università Roma Tre, Università Tuscia, Università Cassino e Lazio Meridionale.

La direttrice generale della Fondazione

“Il bando costituisce un progetto ambizioso, che conferma in modo tangibile la mission di Fondazione Rome Technopole nel sostenere la ricerca e il talento. Le 480 borse di studio permetteranno di consolidare il Lazio come polo di eccellenza nell’innovazione, riconoscendo il talento e premiando il merito di giovani che intendono partecipare alla costruzione del futuro del nostro Paese”, afferma Sabrina Saccomandi, direttrice generale di Fondazione Rome Technopole. ”L’iniziativa è frutto dell’impegno congiunto di Istituzioni e mondo delle università. Puntiamo a creare le premesse per trattenere i nostri migliori talenti, evitando la fuga di cervelli e creando un ecosistema all’avanguardia che rafforzerà l’intero sistema universitario e produttivo”.