Rula Jebreal sta invecchiando male: fango sulla Meloni, non sa che il voto del popolo è sovrano
Questa Rula Jebreal, per chi la conosce, sta invecchiando. E neanche troppo bene, a quanto pare. Si sa che i 50 anni possono essere delicati per una donna, soprattutto se abituata a essere avvenente. Pochi la conoscono ma è una giornalista palestinese di estrema sinistra nota per le sue comparsate in tv in cui parla male della destra. Probabilmente lì dove è nata non c’è una democrazia come quella italiana, dove chi viene votato dal popolo governa. Laggiù i palestinesi spesso utilizzano il terrore per le loro rivendicazioni e la libertà non è molto di casa. Così la Jebreal ha trovato l’America in Italia, venendo ospitata in tv per dire le solite banalità. Stavolta non è riuscita a capire che Giorgia Meloni ha vinto le elezioni e che la campagna elettorale è finita. Probabilmente attraversa una crisi di visibilità, così ha fatto la spaccona sui social.
Jebreal non si è dimostrata giornalista attenta
Ma per fare la giornalista devi anche essere capace, non solo carina. Non puoi dare notizie false né ignorare quale governo ci sia in Italia o ignorare completamente il diritto costituzionale. Così stavolta l’ha fatta grossa e si beccherà le conseguenze. Ma almeno si è parlato di lei, come forse voleva. Personalmente non ricordo neanche un suo articolo minimamente interessante né qualche sua dichiarazione sensata. Ma faceva comodo a certe tv. Ci sono quelle donne che non si rassegnano mai e che per rimanere in auge hanno bisogno di straparlare, di scandalizzare. Ma questa volta ha esagerato col cattivo gusto di cui ha sempre fatto sfoggio. Non sappiamo dove abiti, ma se abita in Italia potrebbe espatriare insieme con Saviano, che ha detto l’avrebbe fatto se avesse vinto la destra. Beh, la destra ha stravinto.
Meloni querela la giornalista palestinese
Reagisce Giorgia Meloni: “Il tatto della stampa italiana che racconta dei guai di mio padre, ma omette nei suoi titoli roboanti un elemento fondamentale. Tutti sanno che mio padre andò via quando avevo poco più di un anno. Tutti sanno che ho scelto di non vederlo più all’età di undici anni. Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte. Ma poco importa, se i “buonisti” possono passare come un rullo compressore sulla vita del “mostro”. Evidentemente tra le tante cose che non valgono per me c’è anche il detto “le colpe dei padri non ricadano sui figli”. Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni aggiungendo: “Ps. Signora Jebreal, spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce”, .
Lollobrigida: la Jebreal giornmalista senza scrupoli
“Le affermazioni diffuse via social dalla signora, anche se è difficile definirla tale, Rula Jebreal, sono vergognose e farneticanti. Per attaccare Giorgia Meloni utilizza la storia personale del padre che la abbandonò quando aveva un anno di età e che Giorgia Meloni stessa ha raccontato di aver escluso dalla sua esistenza durante l’infanzia. Di quell’uomo fu vittima e oggi lo è anche di una giornalista senza scrupoli né alcun limite etico, che pur di aggredirla è pronta a sfruttare una vicenda dolorosa rispetto alla quale Giorgia Meloni non solo è estranea, ma ne è rimasta danneggiata sotto ogni aspetto”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, commentando un tweet di Rula Jebreal.
Attribuisce alla Meloni parole che lei non ha mai detto
“La seconda questione appare ancora più grave sul piano deontologico per una persona che si definisce giornalista e opinionista televisiva, e cioè l’attribuzione di gravissime affermazioni e posizioni politiche che in realtà Giorgia Meloni mai ha pronunciato né pensato. È evidente che il risultato elettorale ha obnubilato le menti di molti, spingendoli a prendere posizioni ingiustificabili. Esprimo la solidarietà a Giorgia Meloni e, con lei, a tutti coloro che avendo vissuto situazioni analoghe soffrono nel leggere sciacallaggi di questa natura. Auspico che il Presidente Meloni agisca per vie legali a tutela sua, del partito che rappresenta e dei milioni di cittadini che le hanno conferito democraticamente fiducia”, conclude Lollobrigida.
Rampelli: da Jebreal osceno e vergognoso lancio di fango
“Le pagine di alcuni quotidiani italiani e spagnoli e il tweet di Rula Jebreal sulla storia personale di Giorgia Meloni costituiscono il punto più basso della stampa sedicente democratica. Qual è il nesso logico di un padre che ha abbandonato le figlie in tenera età e la irresistibile ascesa di una donna pulita, idealista e determinata come Giorgia? A lei, alla sorella e alla loro mamma, giunga il mio abbraccio affettuoso contro questa violenza impietosa e ingiusta che invece di rimarcare il riscatto di Giorgia rispetto a una vita dura e difficile, celebra il vergognoso e osceno lancio di fango”. E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
La Jebreal si rassegni: ha vinto la destra
“Dobbiamo constatare che nemmeno il voto del popolo sovrano è riuscito a fermare gli attacchi verso Giorgia Meloni. Stavolta si è superato il limite con Rula Jebreal che, speculando sulla vicenda del padre di Giorgia Meloni, peraltro da lei stessa pubblicamente raccontata, imbastisce un vergognoso attacco politico. Attribuendole, inoltre, dichiarazioni che mai ha né pensato né detto. Siamo al dileggio unito alla diffamazione su cui mi auguro l’ordine dei giornalisti voglia intervenire con severità, perché è giunto il tempo di fermare questo gioco al massacro contro Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia”. Lo dichiara il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia al Senato, Isabella Rauti.