Sabato CasaPound al Laurentino per ricordare le Foibe

Anche CasaPound intende celebrare la Giornata del Ricordo, dedicata ai Martiri delle Foibe da una legge dello Stato.

L’organizzazione ha annunciato una manifestazione per sabato prossimo a Roma, al Laurentino, e tante altre – compresi cortei e fiaccolate – si svolgeranno in tutta Italia. Obiettivo “ricordare i 10mila italiani infoibati e la tragedia degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia”, dice in un comunicato CasaPound Italia. La Tartaruga ogni anno, nei giorni intorno al 10 febbraio, scende in piazza sotto lo slogan “Foibe, io non scordo” in un centinaio di città dal nord al sud del paese, a cominciare proprio da Roma, dove l’appuntamento è sabato 8 febbraio alle 16.30 alla metro Laurentina, nel quartiere giuliano dalmata.

Il sacrificio degli italiani

      “A chi pensa possa essere l’Anpi il custode della memoria comune di un genocidio tenuto nascosto per 50 anni – si legge nella nota diffusa alla stampa  – CasaPound risponde ricordando in centinaia di città italiane il sacrificio di quanti furono massacrati, torturati, o addirittura gettati vivi nelle foibe dai partigiani comunisti di Tito, anche con la complicità dei partigiani italiani”.

Purtroppo – occorre aggiungere – quest’anno l’anniversario della Giornata del Ricordo cade nel mezzo della polemica scatenata proprio dall’Anpi persino con il convegno di ieri al Senato, dove si è continuata a contrabbandare come vera la tesi della reazione al fascismo. In realtà – ed è la storia a raccontarlo – le truppe del maresciallo Tito si resero protagoniste di uno spaventoso genocidio. Gli italiani pagarono con la vita o con l’esodo la loro appartenenza nazionale.

Foibe negate per troppi anni

Tutto questo lo hanno negato agli italiani per troppi anni. C’è voluta la tenacia della comunità di destra per portare alla luce un autentico Martirio di popolo. Che poi ha trovato finalmente uno squarcio di luce nella legge Menia approvata anni addietro dal Parlamento.

E qualcuno vorrebbe tornare a polemizzare su dati storici ormai incontrovertibili. Ma non serve davvero a nulla.