Sabato ‘giallo’, resse in città e sul litorale. Siamo alle solite
Il primo sabato di nuovo ‘giallo’ con temperature primaverili è stato festeggiato dai romani con quella che potremmo definire ‘la grande fuga’. Verso il litorale, di nuovo accessibile. Per un pranzo al mare con figli e amici, o qualche puntata nell’entroterra. A caccia di città d’arte e buon cibo, visti i ristoranti finalmente aperti almeno a pranzo. Ma anche nelle strade dello shopping al centro dell’Urbe non sono mancati resse e assembramenti, fin dalle prime ore della mattinata. Una situazione che via via è diventata più critica, fino ad essere preoccupante nel pomeriggio. Soprattutto nel Tridente, tra via del Corso, Piazza di Spagna e via dei Condotti. Ma anche in alcune zone commerciali come via Cola di Rienzo e più in periferia in via Boccea. Non sono mancati neanche gli apertivi pomeridiani, a San Lorenzo e a Trastevere. E le comitive di giovani spesso senza mascherina o con la protezione facciale abbassata sul mento hanno invaso anche Piazza Bologna, il rione Monti e Testaccio. Insomma un super lavoro per i circa 1000 agenti in più impegnati in strada, oltre a quelli già previsti in quota Polizia locale di Roma capitale.
Resse, transenne e aggressione a via del Corso
Nel pomeriggio di ieri l’accesso da Piazza del Popolo a via del Corso fino a Largo Goldoni è stato contingentato, con l’uso delle transenne metalliche che ormai sta diventando abituale. E in alcuni momenti si è dovuto vietare l’ingresso a tutta l’area, per cercare di contenere le resse e il mare di gente che si è riversata fuori casa. Non è mancata neppure una rissa, verso le 18. Quando un venditore ambulante è stato colpito al naso con un pugno da un gruppo di ragazzi, tutti maggiorenni. L’uomo è stato portato al Pronto soccorso per le cure del caso, mentre i giovani sono stati fermati e sottoposti agli accertamenti di rito. Dovranno rispondere come minimo di aggressione e di lesioni personali.
File sull’Aurelia e sulla Pontina, incidente sulla Colombo
E anche per chi ha scelto per la gita fuori porta il ritorno in città si è trasformato in un mezzo incubo. Bloccate la Pontina e l’Aurelia, con file di oltre 10 chilometri per l’ingresso a Roma. Non è andata meglio neppure per chi ha scelto di fermarsi più vicino, per esempio ad Ostia. Perché sempre in serata si è verificato un grave incidente. Con traffico paralizzato dalla cittadina del litorale fino a Fiumicino, e pesanti ripercussioni anche sulla Colombo e la via del Mare.
Confesercenti, incassati 5 milioni. Ma Regione e Comune temono per la curva dei contagi
Esulta la Fiepet Confesercenti. Che per bocca del presidente di Roma e del Lazio Claudio Pica ha parlato di numeri impressionanti. Stimati in oltre 5 milioni di euro di incassi tra ristoranti ed esercizi commerciali di Roma e dell’hinterland. Una grande boccata di ossigeno per un settore ridotto alla fame da quasi un anno di lockdown. Ma non sono mancate le preoccupazioni e gli appelli alla prudenza. Perché la voglia di tutti di uscire e ritornare a una quasi normalità è fortissima. Ma la pandemia purtroppo ancora non è stata sconfitta. Non buttiamo al vento i sacrifici di questi mesi, hanno postato la Regione Lazio e Roma Capitale sui siti ufficiali. Giusto, ma ieri è sembrato veramente una sorta di primo giorno di dopoguerra. Che ci lascia un pizzico di buonumore e di speranza in più. Speriamo senza troppe conseguenze negative per la nostra salute.
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