Sabrina Salerno sfida gli haters: “Sono sfigati che non amano la bellezza”

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”Il mio primo fidanzato è stato Rita Pavone perché nella mia testa Gian Burrasca era il mio fidanzato”. Lo ha raccontato Sabrina Salerno a Ti sento, durante la puntata andata in onda ieri in seconda serata su Rai2. Intervistata da Pierluigi Diaco, la cantante e showgirl è andata indietro nel tempo e nella memoria, fino alla sua infanzia, quando da bambina viveva con una zia a Genova: ”La costringevo ad apparecchiare per tre perché ad un certo punto, a una certa ora bussava Gian Burrasca – ha aggiunto – io aprivo la porta, entrava e io mangiavo con il famoso amico invisibile…. Gian Burrasca era un amico, un fidanzato, io ero innamorata di lui, con un amore pazzesco… Ero piccolissima, avevo quattro anni”.

Sabrina Salerno nell’intervista a Diaco

Nel corso della puntata la Salerno ha raccontato molto di sé, rivelando il desiderio di intraprendere un percorso di analisi: “E’ un percorso che mi piacerebbe molto fare. Forse perché mi sento pronta ad affrontarmi realmente, profondamente, sinceramente”. E sugli haters la cantante ha concluso: ”Li ho conosciuti, li conosco e ne conoscerò. Sono persone fragili, sono persone sfortunate, che non amano la bellezza. Persone che hanno una brutta vita. Provare odio, nutrirsi di odio per qualcuno che neanche conosci vuol dire avere una vita triste, buia, senza amore, senza affetti. Sono degli emarginati”.

Una squadra di calcio di Siviglia in suo onore

Sabrina Salerno, è stata un sex symbol degli anni ’80 e l’oggetto del desiderio di una generazione di adolescenti. Bellezza prorompente, forme esagerate. Sabrina ha conquistato con le sue canzoni pop mezza Europa, in antitesi con la bionda e altrettanto procace Samantha Fox. La sua popolarità rimane elevatissima anche oggi. Tanto è vero che nel settembre scorso, a oltre trent’anni dalla sua hit Boys, c’è chi in Spagna si è ricordato di lei e ha deciso di intitolare una squadra di calcio con il suo nome.