“Salviamo le botteghe storiche di Roma”: appello di Ghera e Forliti di FdI

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Fratelli d’Italia in difesa delle botteghe storiche di Roma. “La tutela delle botteghe storiche passa necessariamente dal recupero della redditività. La politica può contribuire al loro salvataggio varando provvedimenti come l’alleggerimento della pressione fiscale sia locale che nazionale. Ma anche attraverso concertazioni con le categorie che portino alla riduzione degli oneri dei contratti di lavoro. Se non si riducono le spese fisse il futuro di queste attività è a rischio, quindi per sostenerle concretamente servono agevolazioni che abbassino i canoni d’affitto”. Così in un comunicato, Fabrizio Ghera capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio e Maurizio Forliti, coordinatore Dipartimento Commercio Lazio di Fdi.

C’è una richiesta per le botteghe storiche nella Capitale

“Bisogna altresì – continuano gli esponenti di FdI – cancellare la norma che non consente ai proprietari degli immobili commerciali che affittano a botteghe storiche, una volta giunti a scadenza del contratto, o in caso di cessazione attività, di cambiare genere e destinazioni commerciali. Una regola anacronistica che determina l’alto prezzo di queste tipologie di locazione. Da rilevare inoltre che, nonostante la crisi economica, sul mercato si sta manifestando di nuovo una richiesta diffusa e selezionata di certe manualità artigianali. Come ad esempio Marmisti, Restauratori, Ebanisti Falegnami, Decoratori, Bronzisti, Stuccatori, Cesellatori, Gioiellieri, Ceramisti, Sarti, Cappellai e tante altre.

Testimonianze culturali e sociali di un territorio

La competenza tecnica e la capacità di realizzazione di questi artigiani vanno preservate e trasmesse predisponendo l’erogazione di fondi per sovvenzionare l’apprendistato. Attivando un sistema di controllo e contrasto della concorrenza sleale, valorizzando i loro lavori mediante appositi canali pubblicitari istituzionali e siti internet specializzati. Nel complesso le iniziative di tutela devono essere orientate non solo guardando alle imprese che già vantano un prestigio internazionale, ma anche alle attività importanti a livello locale, estendendo le misure pure a quelle recentemente riscoperte, soprattutto se tipiche di un territorio, poiché rappresentano significative testimonianze culturali, sociali ed economiche dell’evoluzione commerciale ed urbanistica delle località”, concludono Ghera e Forliti.