Salvini coi leader di Identità e Democrazia: “In Europa si cambia musica”
Grande successo per il nuovo appuntamento di “Identità e democrazia” in Italia. Seconda tappa e ultima prima in vista delle europee dell’8-9 giugno, l’evento è stato organizzato negli Studios romani di via Tiburtina da Id party – ovvero il partito cui ha dato vita il gruppo a Strasburgo e segue il maxi-raduno che si e’ tenuto a Firenze il 3 dicembre. Il titolo – ‘Winds of change’, venti di cambiamento – richiama la canzone degli Scorpions divenuta simbolo dell’abbattimento del muro di Berlino (alcuni leader come Salvini e il belga Gerolf Annemans – in effetti, paragonano le istituzioni europee attuali all’Unione sovietica comunista).
Da Roma i leader sovranisti hanno lanciato un messaggio netto: in Europa mai con Ursula von Der Leyen. Negli Studios di via Tiburtina, accanto al segretario della Lega Matteo Salvini, sfilano i leader del gruppo identitario europeo: dalle Fiandre all’Austria, passando per il Portogallo. Ma è in video collegamento dalla Francia che arriva la sferzata più dura. A pronunciarla è Marine Le Pen, che non può essere in Italia perché “impegnata con la campagna elettorale”.
Il messaggio è rivolto direttamente alla premier Meloni: “sosterrà o no un secondo mandato di Von der Leyen? Io credo di sì e così contribuirà ad aggravare le politiche di cui tanto soffrono i popoli d’Europa”. La leader di Rassemblement National, partito cofondatore di Id, chiede alla presidente del Consiglio di “dire la verità agli italiani”, di anticipare all’elettorato le sue intenzioni.
Dagli Stati Uniti, l’ex candidato alle primarie repubblicane, Vivek Ramaswamy viene a tessere un filo rosso tra la compagine trumpiana e i sovranisti europei. Il leader della Lega, dal palco, augura “in bocca al lupo agli amici Repubblicani”, invitando gli americani a votare per “chi sceglie la pace”. Il vicepremier ricorda Silvio Berlusconi, che “era riuscito a far sedere al tavolo Stati Uniti e Russia”. E chiede il “mandato” per “rimettere al centro la pace” in Europa: “basta con gente che parla di bombe e di missili”.
Sul palco Salvini assicura che il governo italiano durerà “fino al 2027, non un giorno in meno”, ma poi ribadisce per l’ennesima volta che lui non voterà mai per un bis di von der Leyen. “L’amica” Giorgia è avvertita: in Europa si andrà divisi.